Il 6 maggio il NYT parla di “un’opzione a due ruote elettrica per gli spostamenti quotidiani”.
L’articolo parla di un prodotto di una piccola azienda del Colorado, la Optibike, molto interessante che, pur costoso, rappresenta, forse, lo stato dell’arte della bici elettrica.
Pensando ai bisogni dei ciclisti urbani italiani nel caldo estivo che ci aspetta, ho riassunto i dettagli tecnici dei tre modelli esistenti – la 400t sembra la migliore – per aiutare nella scelta chi non volesse sudarsi 7 camicie…
Anche i video..
Aggiornamento
La nuova serie Schwinn da Metaefficient.
Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’é tra seme e albero, Mahatma Gandhi
Avevamo già parlato dell’esperienza concreta di chi vuole istallare dei pannelli fotovoltaici e, accettando di pagare 7000 €/kW, deve trovarsi a combattere con lentezze e complessità burocratico-legislative.
Lo ammetto, sono motivato dalla lettura del blog di Ugo Bardi, che prima si chiedeva Arrivano questi Moduli? %/&@!!! e poi una volta che Sono arrivati i moduli! &(%/^!!!!
restava sconcertato dalla complessità della procedura di richiesta dell’AEEG.
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Immagine da IPCC
La sintesi del 3 rapporto dell’IPCC quantifica in un investimento del 3% del prodotto interno lordo mondiale il budget minimo necessario per contenere le emissioni ad un livello sufficiente (compreso tra 445 e 535 ppm) che eviti una catastrofe climatica. Come ben nota Ecoalfabeta:
Se non si facesse nulla, la CO2 salirebbe assai di più […] fino a 710 ppm, circa 2 volte e mezzo il valore preindustriale, con conseguenze inimmaginabili per il clima […] 710 ppm potrebbero portare ad un aumento tra i 2,5 e i 6 gradi. Restare sotto le 500 ppm farebbe aumentare la temperatura tra 1 e 3 ˚C, il che non è comunque poco.
Il 3 % del PIL globale significa comunque GRANDI differenze nella ripartizione del carico secondo i paesi (vedi uno studio sulla metodologia di ripartizione del FEEM, initolato Equity Weighting and the Marginal Damage Costs of Climate Change)
Ma al di là di chi deve pagare quanto in termini geografici, il rapporto sottolinea che, dal punto di vista settoriale:
Transportation remains a tough problem, and is the least responsive relatively to different levels of carbon pricing of any of the sectors examined.
There are multiple mitigation options in the transport sector, but their effect may be counteracted by growth in the sector. Mitigation options are faced with many barriers, such as consumer preferences and lack of policy frameworks.
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Foto da Fotocommunity
Le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) sono diminuite fra il 2004 e il 2005, secondo i dati preliminari del prossimo rapporto dell’European Environment Agency.
I contenuti del rapporto, intitolato: Annual European Community Greenhouse gas inventory 1990-2005 and inventory report 2007, sono stati presentati il 14 aprile all’United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) e costituiscono il contributo ufficiale della Comunità Europea. Il rapporto sarà presentato ufficialmente a metà giugno 2007.
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Curato dal tavolo tecnico promosso dai ministeri dell’Ambiente e dell’Innovazione, il 24 aprile è stato presentato il Rapporto conclusivo della commissione per le migliori tecnologie di gestione e smaltimento dei rifiuti.
Tempi rapidi
La commissione interministeriale era stata annunciata dal ministro Pecoraro Scanio l’11 gennaio 2007 al termine del vertice di Napoli tenutosi a Castel dell’Ovo sul tema dell’emergenza rifiuti.
Contenuti
Il rapporto presenta una ricognizione delle migliori tecnologie disponibili per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti sul fronte della riduzione a monte dei rifiuti, del recupero, della raccolta differenziata e degli impianti di smaltimento finale…
….e si evince che la tecnologia vincente è la DISSOCIAZIONE MOLECOLARE (vedi 1 e 2).
L’audio su Radio Radicale.