2008 – un inizio inquietante
Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente
Seneca
Foto da Freewine.
Segnalo 5 articoli interessanti.
1 – I consumi delle città
Rachel Oliver della CNN fa il punto sul crescente peso delle città nelle emissioni di gas ad effetto serra.
Per la prima volta nella storia la maggior parte degli esseri umani oggi vive nelle città e le città, secondo l’agenzia delle azioni Unite UN-Habitat, emettono circa l’80% delle emissioni di CO2. Attualmente vi sono nel mondo 408 città con oltre un milione di abitanti
Secondo uno studio del Tyndall Centre for Climate Change Research la città di Londra, con i suoi 7,4 milioni di abitanti, emette più dell’Irlanda e quanto la Grecia o il Portogallo. Nonostante alcune città, come New York, risultino relativamente più efficienti delle aree suburbane che le circondano, va ricordato che il problema non è quanto viene consumato all’interno delle città, ma come tutto quello che lì viene consumato ci arriva.
2 – Ladri di…marmitte
Tra gli effetti indiretti del petrolio a 100 $ al barile, vi è il rincaro dei beni rifugio, come i metalli preziosi. Tra questi si trova il platino che, come sappiamo, serve ad ossidare sia i gas di scarico delle auto nelle marmitte catalitiche che l’idrogeno nelle celle a combustibile. Il platino, che vale oggi oltre 1500 $ l’oncia, è divenuto preda ambita, alpunto che quello nelle marmitte viene anche rubato! Vedi I ladri del platino, il lato oscuro del riciclaggio, da Treehugger.
3 – Come i (migliori) SUV salvano il clima
Eric de Place su Grist ha pubblicato un interessante articolo, How SUVs can save the climate, in cui sottolinea l’urgenza di abbandonare i veicoli più energivori in favore di auto leggermente più efficienti. Infatti, anche passando “solo” dalle 16 miglia al gallone (MPG) di una Dodge Durango alle 23 di una Toyota Tacoma, su 15.000 miglia (24.000 km) si risparmiano 285 galloni di carburante. Al contrario, cambiare una Civic (32MPG) per una Prius ibrida (47MPG) fa risparmiare solo 150 galloni di benzina.
Questi dati dimostrano come sia molto più significativo attaccare la parte bassa della curva dell’efficienza, rispetto agli incrementi marginali che si realizzano quando già si guida un auto da 30 MPG per passare ad un’auto ibrida.
Seguendo questo ragionamento, fare un upgrade del SUV, per passare da 15 a 25 MPG, è molto più vitale che non predicare la necessità dell’acquisto di veicoli ad alta efficienza. Questo poichè i galloni si traducono direttamente in kg di CO2. A questo punto ci sembra giusto aggiungere che guidare meno qualunque auto (o non possederla affatto, usando ad esempio il car sharing) per ridurre quei 24.000 km l’anno è altrettanto vitale.
4 – PLAN B 3.0 A PLAN OF HOPE; di Lester Brown dell’Earth Policy Institute;
5 – Vivere a zero emissioni (pdf 4 pagg), di Paolo Rumiz (La Repubblica); da QualeEnergia.