Picco di Hubbert, il primo capitolo
E’ uscita la nuova edizione di Hubbert’s Peak: The Impending World Oil Shortage di Kenneth S. Deffeyes, per le Edizioni Princeton
Ecco il primo capitolo, Overview (pdf 14 pagg)
E’ uscita la nuova edizione di Hubbert’s Peak: The Impending World Oil Shortage di Kenneth S. Deffeyes, per le Edizioni Princeton
Ecco il primo capitolo, Overview (pdf 14 pagg)
Bloomberg. A New York, il petrolio si avvia verso un calo del 38% (su base mensile), il più importante dal 1986, anche dopo il taglio alla produzione della scorsa settimana fatto dall’OPEC.
Oil is heading for a 38 percent drop this month, the steepest since at least 1986 in New York, even after the output cut announced by the Organization of Petroleum Exporting Countries at an emergency meeting in Vienna last week.
Quest’estate avevamo avuto delle previsioni ma il calo è stato oltre le più rosee, come si vede dal grafico seguente:
Ora secondo alcuni:
“I prezzi risaliranno dalla fine di ottobre ed il barile potrebbe tornare sui 90/100 dollari alla fine dell’anno […] La domanda è destinata ad aumentare alla fine di ottobre per l’aumento stagionale del Giappone da 0,6 ad 1 milione di barili al giorno. La Cina inoltre sta importando più petrolio che all’inizio dell’anno per l’opportunità data dai prezzi attuali”.
Foto | king 1024
A hundred years from now, everyone will be eating what we today would define as organic food, whether or not we act. But what we do now will determine how many will be eating. Richard Heinberg.
All’inizio degli anni 90 lessi su un noto manuale di economia undergraduate la frase seguente, un chiaro monito contro qualsiasi intervento sui prezzi: “Oltre ai bombardamenti, solo il controllo degli affitti (stile “Equo Canone”) può degradare completamente interi quartieri“. Guardando i reportages dagli Stati Uniti del Tg3, dove interi quartieri sono abbandonati, viene da esclamare: Almeno prima un proprietario ed un affittuario c’erano!
E’ come se il capitale si fosse auto svalutato: volendo essere (o darne l’illusione) tutti capitalisti, il valore del capitale si trova “inflazionato”. Il sogno americano di questi anni, una casa di proprietà (quasi) per tutti, ciò fino alla “lower-middle class”, fondato su una rischiosissima scommessa sulla crescita futura di tutto, svanisce in questo autunno 2008.
La scienza di massa serve eccome, magari incanala e sopisce le forze del cambiamento..ed anche le rabbie, ma DEVE essere chiara.
Si parla di crescita?
–> Eccola in tutto il suo terribile splendore
Via | Scientific American
In 3 minuti un bel video sul nuovo ordine mondiale.
Il barile della salvezza, da Fotocommunity
Rapporto: Come l’economia sta uccidendo la terra, How our economy is killing the Earth, da New Scientist;
Arriva la crisi alimentare, Food Crisis on the Way, di Richard Heinberg;
C’? chi si chiede: E? finita la crisi petrolifera? di Giorgio Nebbia, da Rinnovabili
Meno male che c’? 1 miliardo di ? per l’idrogeno..
Facebook, esperimento finito, di Ricambiriciclati;
Testimonianza #1
Roma, 15 OTTOBRE 2008 ORE 17.30 LARGO ARGENTINA. Due furgoni del Decoro Urbano dell’AMA carichi di bici, l’operatore ecologico che trincia le catene; scendo dal mio velocipede e mi informo. Tutte le biciclette legate lungo la balaustra che si trova sulla destra di largo Arenula direzione lungotevere, sono state rimosse.
Pare che l’intervento si sia reso inevitabile dopo le lamentele degli abitanti e l’insopportabile degrado offerto dalle 2 ruote. Nessun pubblico ufficiale a presenziare, nessun avviso di rimozione lasciato nei giorni precedenti, nessun avviso lasciato per indicare dove poter ritirare le biciclette. Cittadini e passanti fanno commenti negativi esaltando le virtù della bicicletta. La domanda si ripresenta, ma in che c…o di città vivo?
Il comunicato WWF sui tagli della Finanziaria 2009 all’ambiente: mega infrastrutture e giga-centrali nucleari = fine trasporto pubblico, parchi, vedi anche quì (da Sbilanciamoci), da Blogeko;
Ne avevo parlato qui, ora ecco lo studio dell’Università del Texas sui consumi idrici dei carburanti: l’idrogeno rinnovabile non consuma acqua, da GCC;
Cinque modi per avere internet gratis, da Treehugger;
Ridurre o differenziare i rifiuti? da ASPO;
La lobby antismog chiede l’estensione dell’ecopass: stop da oggi a 430mila auto, da Helpconsumatori;
Il conto energia arriva a 200MW di fotovoltaico, da QualeEnergia;
La Dahon Jack una bici pieghevole da 300€, da Metaefficient;
Se al Sud si vive male non è colpa del PIL: la sostenibilità dipende dalla politica, non dai soldi. E’ uscito quel brutto report pieno di statistiche cattive e antigovernative chiamato Ecosistema Urbano, di quei sinistrorsi di Legambiente e (ehm!) del Sole 24Ore. 125 indicatori di sostenibilità, dal trasporto pubblico ai rifiuti, passando per l’inquinamento atmosferico e la depurazione dell’acqua, dei 103 comuni capoluogo d’Italia. Certo, spicca il crollo di Roma, che quest’anno perde 15 posizioni, ma i lettori attenti sanno che Ecosistema Urbano rappresenta il (o uno dei migliori) check-up della sostenibilità delle città italiane. La diagnosi non è affatto positiva.
Segue su Ecowiki
We’re setting ourselves up for the perfect storm. Resurgent global demand for energy will hit just about the time that our energy supplies (especially our net energy supplies) begin to rapidly decline [..] the Mayan prophecies about 2012 may not be that far off the mark, at least as far as timing is concerned. This topic, the interrelationship (and political disconnect) between finance and energy, and what we can do about it, will be a frequent topic going forward…The timing of the financial crisis & peak oil di Jeff Vail
ALERT! Dopo la Francia e la Germania, anche l’Inghilterra lancia un programma (da 175 M$) per l’auto elettrica, UK Government Invests £100M in £200M Low Carbon Vehicle Program, da GCC; (vedi anche Renault non crede agli ibridi)
Due Banche dati per l’ambiente dell’UNEP: World Database on Protected Areas (WDPA) e l’Integrated Biodiversity Assessment Tool (IBAT), con fondi da BP, Chevron, Shell, ExxonMobil, Microsoft and Bank of America (sic!), da Ecogeek;
LIBRO COMPLETO: Piano B 3.0 di Lester Brown in Italiano, da Indipendenzaenergetica
Presto svelato il mistero della Bloom Energy: è una fuel cell che trasforma la casa in un’efficiente (e redditizia) mini centrale (a gas), Bloom Energy prepares its mysterious device, da GreenYahoo;
I primi uomini potrebbero aver seguito i fiumi per uscire dall’Africa, Did ancient river channels guide humans out of Africa? da NewScientist;
The Magic Market, di Richard Heinberg
Il record del grano 2007, ma l’offerta è insufficiente, da Worldwatch;
Il mini paper di Herman Daly sulla crisi finanziaria, The Crisis: Debt and Real Wealth, da Dot Earth.
L’automobile ed il petrolio sono state per il XX secolo quello che le ferrovie ed il carbone sono state per il XIX: catalizzatori di cambiamenti profondi nell’industria e la società in generale. L’industria dell’automobile non ha solamente trasformato il modo di vivere creando la mobilità di massa, ma ha anche introdotto nuove pratiche manageriali, come la linea di assemblaggio di Henry Ford, la filosofia gestionale di Alfred Sloan o le tecniche di produzione snella di Taiichi Ohno. Oggi, l’industria dell’auto è la principale attività manifatturiera del mondo, consumando il 15% dell’acciaio, il 40% della gomma ed il 25% del vetro mondiale. Non sorprende, dunque, che Robert Drucker l’abbia denominata “l’industria delle industrie”.
Dall’incipit della sezione Automotive dalla Booz & Co.
Dal Sole 24Ore leggiamo:
USA (Nasdaq): 9 posto Quantum (Che fa? Serbatoi per idrogeno per auto)
Italia : 4 posto Landi Renzo (Che fa? Serbatoi per metano, per auto).
La vecchiaia si degrada soltanto quando vuole atteggiarsi a gioventù, Herman Hesse
Leggiamo le preoccupanti anticipazioni:
Il resto su EcodalleCittà.
——————-
La scienza ? il capitano e la pratica i soldati. Leonardo da Vinci
Il fungo che disinquina, da New Scientist;
La scomparsa delle specie nelle aree protette, da EEA
Il biocarburante? sa ma dall’olio fritto, da Qualenergia
I 12 pericoli mortali del cambiamento climatico, da Euractiv
La Francia fa sul serio con l’auto elettrica, (ci mette Renalut ed EDF!), da La Nuova Ecologia
Petrolio USA al minimo storico, da The Guardian