3 storie false
Da quando ho cominciato a interessarmi della natura entropica del processo economico, non riesco a liberarmi di un’idea: è disposto il genere umano a prendere in considerazione un programma che implichi una limitazione della sua assuefazione alle comodità esosomatiche? Forse il destino dell’uomo è quello di avere una vita breve, ma ardente, eccitante e stravagante piuttosto che un’esistenza lunga, monotona e vegetativa. Siano le altre specie le amebe per esempio, che non hanno ambizioni spirituali, a ereditare una terra ancora immersa in un oceano di luce solare. NGR
Tre storie false sull’energia e la sostenibilità
(da rivedere per avere un dibattito sensato sul futuro)
(1) Presto saremo in grado di far funzionare le nostre economie con le energie alternative
Al contrario, rimarremo comunque dipendenti dall’energia fossile per almeno altri 15/20 anni (non è possibile avere una transizione più rapida, a causa di molte rigidità). Quali sono le implicazioni di questo punto? (distorsione del mercato a causa delle alleanze politiche tra paesi ricchi e multinazionali, pesanti rischi per le economie dei paesi poveri)
(2) Dobbiamo trovare fonti alternative di energia per continuare a fare quello che facciamo adesso
E’ vero il contrario, abbiamo bisogno di cambiare il nostro modello di produzione e di consumo, per poter utilizzare fonti energetiche alternative. Questo è alla radice del malinteso della green economy e delle energie alternative. Le fonti energetiche alternative possono essere competitive se utilizzati all’interno di un diverso modello di produzione e consumo. Ma se vogliamo solo sostituire l’attuale produzione (a base di petrolio) con le fonti alternative, le fonti alternative risulteranno più costose di quelli tradizionali (è per questo che hanno bisogno di sovvenzioni);
(3) E’ possibile risolvere il problema dei cambiamenti climatici, regolando (a piacere) il nostro consumo di energia, mediante l’attuazione di politiche semplici e indolori
Al contrario, il rapporto tra performance economica e consumo di energia è molto complesso e difficile da modificare. In altre parole, è molto improbabile che saremo in grado di aumentare il nostri consumi globali di energia oltre il livello raggiunto nel 2008 (picco del petrolio) ed è molto improbabile che saremo felici di ridurre i nostri consumi di energia (dato che ridurre i consumi energetici si traduce in crisi economica mondiale). L’attuale modello di consumo di energia è piuttosto stabile e difficile da modificare: è molto improbabile che politiche semplici e indolori, sulla base di incentivi di mercato, abbiano successo.
Fonte: societalmetabolism.org