500 ore l’anno in auto
Non lasciamo che chi è senza casa butti giù la casa altrui, ma lasciamo che lavori diligentemente a costruirsene una, assicurando così l’esempio, che la propria casa, una volta costruita, non correrà i rischio della violenza. Abraham Lincoln
Gli uomini sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio. Donatien Alphonse François de Sade
Cinquecento ore l’anno in auto – Incubo al volante in città
di VINCENZO BORGOMEO
Quaranta miliardi di euro l’anno: è quanto costa agli automobilisti italiani il traffico. Il tempo perso in città, imbottigliati in macchina si paga caro secondo un’indagine dell’Aci che in quattro città campione (Roma, Milano, Torino e Genova) ha studiato a lungo i dati raccolti da vetture attrezzate con dispositivi di localizzazione GPS. Il quadro che emerge è preoccupante perché alla fine si scopre che romani e milanesi passano più di 500 ore l’anno in macchina. E che per loro lo spostamento medio, in città, dura circa 60 minuti, per la metà persi ovviamente in code e rallentamenti.
Tragica anche la situazione nelle città più piccole prese in esame dall’Aci perché i torinesi passano 450 ore l’anno in auto e 380 i genovesi. Cosa fare? Niente è la risposta che da anni arriva da ogni tipo di governo: nessun parcheggio, nessuna modifica alla viabilità e nessun tentativo di ridurre il parco circolante: in Italia oggi circolano più di 35 milioni di auto, ma solo 10 anni fa erano 30 milioni e nel 1986 si fermavano a 24; mentre negli anni Sessanta ce n’erano solo 1,9 milioni, cioè meno di quante se ne vendono ora ogni anno e quasi quanto l’aumento del circolante negli ultimi tre anni…
Ma visto che quest’analisi arriva proprio da un ente che si chiama “Automobile club” i dati sono anche accompagnati da una proposta: quella di gestire meglio le informazioni di infomobilità urbana. Secondo l’Aci infatti un sistema del genere ben oliato consentirebbe una riduzione “fino al 40% dei livelli di congestione, valorizzabile in 16 miliardi di euro”.
E’ stata quindi messa a punto una Centrale di Informazione sulla mobilità stradale battezzata “Luce Verde Infomobilità Roma”, realizzata dall’Automobile Club d’Italia in collaborazione con la Polizia Municipale del Comune di Roma, con l’obiettivo dichiarato di avere “una raccolta puntuale delle informazioni – come spiegano al quartier generale dell’Aci – nella loro validazione ed elaborazione, e nella diffusione attraverso una moltitudine di canali di comunicazione”.
Una cosa che fino a oggi non è riuscita a nessuno, proprio per il caotico sistema di comunicazione fra forze dell’ordine, polizie locali e gestori (Anas e società Autostrade) delle strade.
La proposta dell’Aci punta tutto però sulle polizie locali, ma anche sul monitoraggio con telecamere dei punti nevralgici della rete stradale urbana. Il tutto poi dovrebbe confluire on line e sulle emittenti radio e tv locali. Belle idee, che però cominciano male: il sito web (www.roma.luceverde.it) – “dove pianificare il tragitto urbano con un quadro aggiornato degli eventi sul percorso” – proprio il giorno del debutto dell’iniziativia – rimanda su una pagina di google, not found. Motivo? A Roma è stato infatti tagliato un cavo di fibre ottiche è il sito è andato in tilt, così è stato aperto un nuovo spazio web all’indirizzo www.Infomobilitaroma.it. Un esempio lampante della situazione e dei problemi da risolvere per mettere in piedi un progetto così ambizioso…
(5 marzo 2009)