Il Grande Sentiero Anulare sul TG2
Ci piace moltissimo l’idea del GSA: il GIRO DI ROMA IN BICICLETTA EVITANDO LE STRADE.
Segnaliamo quindi il VIDEO, che ce lo fa capire.
Da Roma Pedala.
Ci piace moltissimo l’idea del GSA: il GIRO DI ROMA IN BICICLETTA EVITANDO LE STRADE.
Segnaliamo quindi il VIDEO, che ce lo fa capire.
Da Roma Pedala.
Acquedotti e papaveri
Da Roma pedala la testimonianza dettagliata da foto della performance. Vedi anche qui.
Foto da Fotocommunity
Il Natale 2006 ci regala uno sviluppo significativo riguardante la mobilità ciclabile a Roma, utile a tutti i ciclisti, della domenica e non… Il 26 ottobre, avevamo segnalato in un post il Grande Sentiero Anulare: ora è una mappa interattiva su gmaps.
I ciclisti della capitale mondiale dell’automobile non possono presentare progetti infrastrutturali, ma proposte di itinerari. I ciclisti più “militanti” percorrono ogni giorno itinerari pericolosi che vorrebbero divenissero ciclabili e quindi sono proposte per la mobilità: lo stesso percorso che essi compiono pedalando, diviene una proposta di ciclabile, poiché, se vi venisse realizzata una ciclabile, essi continuerebbero a percorre QUEL percorso, ma lo farebbero più contenti, perché più tranquilli nel percorrerlo e più contenti di incontrare più persone, o magari portando il proprio bambino…
Ecco dunque il GSA, letteralmente il GIRO DI ROMA IN BICICLETTA, attraverso parchi, acquedotti, periferie, fontane, baracche, campi zingari, consolari, ponti (da sotto) e lungo fiumi. E’ uno strumento utilissimo per facilitarne il reperimento per i ciclisti ed un serio invito all’Amministrazione Capitolina a raccordare – ciclabilmente – Roma Nord, Est e Sud con il centro della città.
Da Roma Pedala
Ricordo che domani c’è Critical Mass…. ma inoltre
Oggi il giornale (ancora) gratuito E-Polis pubblica un articolo sul Grande Sentiero Anulare, il percorso alternativo alle auto per circumpedalare la città, attraversando le aree verdi interessate (più o meno selvatiche..). E’ un bell’elogio.
EpolisGSA
Segnalo anche il nuovo sito ufficiale del Coordinamento Roma Ciclabile che ci da un calendario incoraggiante:
– sabato 28 ottobre ci sarà l’inaugurazione della pista ciclabile della Musica: Ponte Milvio/Auditorium/ Villa Glori/ Moschea/ Villa Ada, 5,5 km circa.
– entro luglio 2007 verrà realizzata la dorsale Tevere/Eur che consentirà di collegare (Roma Ovest),
– nei Prossimi 4 anni faremo la Rete Ciclabile di Roma, collegando i quartieri in Tutti i Municipi e fra 2/3 anni si potrà raggiungere il mare, lungo il Tevere.
si candida Paolo Bellino alle regionali. Non so se lo voterò. Di sicuro dovrebbero votarlo quelli che desiderano un giornalistaciclomeccanicosaldatore assai pelosobaffutoarcigno tra i completi di Cenci dei consiglieri regionali della Pisana. Questo è sicuro.
Senza usare carta, bisogna usare gli elettroni enel e la voce. Per la seconda, uscire da Monti e bazzicare come si può, meglio se in treno e bici, le capitali provinciali.
Gli amici della CM Roma con connessioni nelle provincie laziali sono invitati…
Personal lobbying
La mia parte del programma “il bellino che vorrei” sta ai tag….
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bllaaaa
Ok ok
Il fatto è che con Paolo ci siamo conosciuti sempre in mezzo alle stradacce di Roma a pedalare, o nelle soste vernacolari di fine pedalata. So che sei una persona brutalmente sincera. E quindi degnissima di fiducia. La concordanza di idee sulla mobilità a roma è totale anche con il radicalismo del grido schietto e sincero che il rumore dell’heavy metal capitolino comporta.
la violenza delle macchine contro la nostra carne.
in provincia, tuttavia, bisogna mettere l’accento sullo spazio. non sulla sua mancanza di noi di città.
Lì amano la macchina. Ma non capiscono i figli. Capiranno che noi di città, creatori dell’ideale dei figli, vogliamo andare da loro in treno + bici. Mangiare lì, bere li, arrivare e andarcene, come i loro figli, attraversando la terra. Non tagliandola. Tagliandoci noi.
A Roma.
Al centro.
A monti.
Serve spiegare come fare per non morire andando in giro.
Non ci metto nemmeno l’aria avvelenata.
Solo l’incolumità fisica da impatto esterno.
Le strade devono tornare ad essere quello per cui nacquero: dove cose e persone VIAggiano. Cose e persone si muovono per realtà nella realtà.
Non auto guidate da pensieri. Una astrazione di libertà, declinata in desiderio di acquisto di un’auto, da spingere dopo tanti semafori e tanti silenzi.
Spingere, spingere, fuori fuori fuori. Fuori da che?
Da se.
Ok ok. Pragma.
La chiave e quella di:
delimitare lo spazio delle auto,
creare itinerari alternativi al mezzo privato
in città
limitare la velocità a 40 km ora
disegnare le corsie delle auto
far andare gratis le bici sui mezzi pubblici
fare la delibera per le bici nei cortili
spingere per i tram
forzare la realizzazione della rete ciclabile romana
fare il GSA
in provincia
attrezzare Via Francigena, Sentiero dei Briganti, Via Clodia al nord
attrezzare ciclabile tevere, Roma Ostia, Appia.
bici sui treni gratis nel Lazio
Molto sai già, altro imparerai
Rotafixa, in bocca al lupo
Avevamo parlato dell’idea del Grande Sentiero Anulare in precedenza: una opera a basso costo che permetterebbe di realizzare un anello ciclabile in zone storiche e naturali di grande suggestione nella capitale.
Igino-Slowbike ne ha fatto un progetto, con splendida motivazione e dettagli. Da notare che la descrizione e ricca di suggerimenti pratici e mantiene quella vocazione alla necessaria intermodalità (metro-bici) che – viste le distanze a Roma – è assolutamente necessario incrementare.
Foto da Fotocommunity
Roma pedala, con la consueta prontezza, ci segnala come l’opera di tracciatura e mappatura del G.S.A. (Grande Sentiero Anulare) sia ormai a buon punto, per non dire in dirittura d’arrivo.
Il G.S.A. è importante, perché spinge all’interconnessione di zone ciclabili ufficiali con aree abbandonate e, talvolta, pericolose, per le quali è fondamentale una valorizzazione rapida e concreta. In questo senso la frequentazione ciclistica aggiunge sicurezza a zone poco conosciute e spesso bellissime, ma non facilmente fruibili.
Il G.S.A. – unitamente alla rete ciclabile urbana, è una visione che ha raccolto l’interesse di molti ciclisti romani e non e che – letteralmente – raccorda le motivazioni ed i desideri di persone diverse culturalmente e lontane fisicamente..