Risultati della ricerca

Keyword: ‘pirolisi’

Sviluppi Bio Combustibili – Pirolisi rapida di Dynamotive

29 Novembre 2006 Nessun commento

pirolisi

Immagine: Università di Milano

La ditta di Vancouver Dynamotive ha brevettato un reattore per la pirolisi chiamato Fast Pyrolisis, che in 2 secondi genera il BIoOil, un carburante liquido di colore marrone scuro dal basso Potere Calorico (19 MJ/kg rispetto ai 40 del diesel) e senza scarti di processo.

Il vero punto di forza del BioOil è la flessibilità, poiché può essere prodotto da oltre 100 tipi di “scarti”, sia vegetali che minerali, come il legno, la bagasse ed i liquami delle fogne.

Se il BioOli non va bene per le automobili, in molte applicazioni “lente” è ideale, come i motori diesel stazionari, le caldaie, le turbine a gas, i forni, le serre ecc.

Un esempio del funzionamento del processo si trova qui. Vedi anche il Guardian.

Categorie:base Tag: , ,

homo fixam mobilitatis (Rota)

16 Febbraio 2010 Nessun commento

si candida Paolo Bellino alle regionali. Non so se lo voterò. Di sicuro dovrebbero votarlo quelli che desiderano un giornalistaciclomeccanicosaldatore assai pelosobaffutoarcigno tra i completi di Cenci dei consiglieri regionali della Pisana. Questo è sicuro.
Senza usare carta, bisogna usare gli elettroni enel e la voce. Per la seconda, uscire da Monti e bazzicare come si può, meglio se in treno e bici, le capitali provinciali.
Gli amici della CM Roma con connessioni nelle provincie laziali sono invitati…
Personal lobbying
La mia parte del programma “il bellino che vorrei” sta ai tag….
appropedia aria armi asfalto auto Bakhtiari Berlinguer bici bici carbonio bike sharing bioeconomia biofuels Bossel carectomy carne Che cibo ciclabilità Cicli vitali cinema circumdrome città città del messico classifiche clima CO2 Codice da Vinci Colin Campbell compost Copenhagen corsie crescita economica crisi Critical mass Cyclopolis decrescita dighe diritto EEA effetto serra efficienza elettricità elettrolisi emissioni energia Era dell’Acquario esaurimento Euro standard evasione fiscale fai-da-te FAO film filtraggio fitodepurazione fuel cell gapminder gaza Georgescu-Roegen Giappone Giordano Bruno Gramsci Grande Sentiero Anulare Grillo guerrilla gardening hindemburg homo economicus honda idroelettricità idrogeno iea incentivi incidenti incidenti stradali infocritica instructables jeans lavoro forzato legambiente leggere libri Lione litio media metano mobilità monbiot monte mario motori musica New Age Nubia Olduvai opec ora legale ozio parcheggi parchi parlamentari Parlamento Europeo particolato Partigiani partiti italia Petroconsultants petrolio picco pirolisi piste ciclabili plastica platino plug-in PM2.5 Poesia polvere pneumatici reports rifiuti Rifkin rinnovabili risorse minerarie roma Rosso e verde scarpe segnaletica sicurezza Sky smart meters Solare souvenir spazi stefano rosso storia suoli tevere tosaerba toyota tram trasporti treni UE varie vegetalizzare Via Appia webway weo 2008
bllaaaa
Ok ok
Il fatto è che con Paolo ci siamo conosciuti sempre in mezzo alle stradacce di Roma a pedalare, o nelle soste vernacolari di fine pedalata. So che sei una persona brutalmente sincera. E quindi degnissima di fiducia. La concordanza di idee sulla mobilità a roma è totale anche con il radicalismo del grido schietto e sincero che il rumore dell’heavy metal capitolino comporta.

la violenza delle macchine contro la nostra carne.

in provincia, tuttavia, bisogna mettere l’accento sullo spazio. non sulla sua mancanza di noi di città.

Lì amano la macchina. Ma non capiscono i figli. Capiranno che noi di città, creatori dell’ideale dei figli, vogliamo andare da loro in treno + bici. Mangiare lì, bere li, arrivare e andarcene, come i loro figli, attraversando la terra. Non tagliandola. Tagliandoci noi.
A Roma.
Al centro.
A monti.
Serve spiegare come fare per non morire andando in giro.
Non ci metto nemmeno l’aria avvelenata.
Solo l’incolumità fisica da impatto esterno.
Le strade devono tornare ad essere quello per cui nacquero: dove cose e persone VIAggiano. Cose e persone si muovono per realtà nella realtà.

Non auto guidate da pensieri. Una astrazione di libertà, declinata in desiderio di acquisto di un’auto, da spingere dopo tanti semafori e tanti silenzi.

Spingere, spingere, fuori fuori fuori. Fuori da che?

Da se.
Ok ok. Pragma.
La chiave e quella di:
delimitare lo spazio delle auto,
creare itinerari alternativi al mezzo privato
in città
limitare la velocità a 40 km ora
disegnare le corsie delle auto
far andare gratis le bici sui mezzi pubblici
fare la delibera per le bici nei cortili
spingere per i tram
forzare la realizzazione della rete ciclabile romana
fare il GSA
in provincia
attrezzare Via Francigena, Sentiero dei Briganti, Via Clodia al nord
attrezzare ciclabile tevere, Roma Ostia, Appia.
bici sui treni gratis nel Lazio
Molto sai già, altro imparerai

Rotafixa, in bocca al lupo

Categorie:bici Tag: ,

Lazio & Rifiuti – 2 notizie

4 Ottobre 2007 Nessun commento
Categorie:politica, rifiuti Tag:

Un’idea per Napoli

29 Maggio 2007 Nessun commento

junk_converter

Vista l’urgenza del problema rifiuti a Napoli e, in prospettiva, in tutta Italia, a causa della forte ostilità delle popolazioni ai termovalorizzatori, crediamo utile segnalare una soluzione diversa da Popular Science. Un bioreattore mobile che al costo di US$850.000 (€630.000) converte rifiuti domestici in biometano ed etanolo.

Avevamo già parlato di come i rifiuti alimentari costituiscano un serio problema economico (prima di divenire sociale, nel caso Campano), essendo oggetto di petizione. In questo blog sponsorizziamo senza esitazioni la pirolisi, perche al contrario dell’incenerimento valorizza realmente la materia.

Prosegui la lettura…

Micro-raffineria per rifiuti domestici

Michael R. Ladisch Direttore del Laboratorio Energie Rinnovabili della Purdue University dell’Indiana sta sviluppando un digestore flessibile che ricicla resti di cibo, carta e plastica in carburante, il cui unico sottoprodotto è della cenere.

Prosegui la lettura…

Petizione contro gli inceneritori

4 Dicembre 2006 Nessun commento

casa

Qui trovate la petizione on-line per il Parlamento Europeo che chiede di far cessare i finanziamenti agli inceneritori in quanto assimilabili ad energia rinnovabile…e sono tanti!
Beppe Grillo ha lanciato una campagna RESET sul suo blog…”RESET Inceneritori”! E’ giusta, non mi sembra logico che chi brucia indistintamente materia possa beneficiare di soldi destinati a chi EVITA di consumarla e/o degradarla. I rifiuti dovrebbero ridiventare, terra, vetro, plastica, metallo e non PM respirabili di varie dimensioni.

Oltre i 100 gradi infatti tutto diventa inorganico e non può essere riciclato.

Vedi il post sugli scarti alimentari in Giappone o quello sulla pirolisi..
Tra le proposte: raccolta differenziata PER evitarli (gli inceneritori).

Le buone notizie del 13 Ottobre

13 Ottobre 2006 Nessun commento

Energia eolica? Anche dal ferramenta di VALERIO GUALERZI
eq_wind.jpg

Microturbine per produrre corrente in vendita nei supermarket del “fai da te”, costano circa 2mila euro e bastano per il 30% del fabbisogno domestico.

Una microturbina per l’energia eolica in vendita da B&Q: “PINZE, martello, una manciata di chiodi e una turbina eolica“.

A fare un’ordinazione del genere in un negozio di ferramenta italiano si verrebbe presi per pazzi, ma in Gran Bretagna non è così. Il crescente interesse per la microgenerazione di elettricità ha finalmente fatto fare alle fonti rinnovabili l’atteso balzo dal mercato di nicchia a quello della grande distribuzione.

Da qualche giorno” B&Q”, una delle catene per il “fai da te” più grandi del Regno Unito (simile all’italiana Bricofer) ha messo infatti in vendita micropale eoliche e pannelli per il solare termico come fossero un qualsiasi articolo di ferramenta. E anche il prezzo, seppure non esattamente alla portata di tutti, non è certo proibitivo. Sborsando poco meno di 1.500 sterline (circa 2.200 euro) negli oltre 300 negozi a marchio “B&Q” sparsi per il paese è possibile acquistare una microturbina in grado, promettono i venditori, di tagliare la bolletta media di una famiglia del 30 per cento.

continua a leggere su Repubblica del 11 ottobre 2006

Reattori vs. inceneritori

Il Professor Echos ci fornisce utili ragguagli sullo smaltimento dei rifiuti e le relative tecnologie inclusa la pirolisi sviluppata dall’ENEA. Un documento utile sullo stato dell’arte di Greenpeace si trova qui.
Ballard compra Ballard

Ballard Power System ha firmato un accordo di fornitura continuativa con General Hydrogen Corporation per 2.900 celle a combustibile MARK9 per un valore di circa 22 milioni di US$. Le celle saranno integrate negli Hydricity prodotti da General Hydrogen già in vendita per i clienti hanno deciso di sostituire le convenzionali batterie al piombo nei carrelli elevatori. L’accordo prevede che Ballard fornisca celle da 4 a 20 kW, un quarto delle quali nel 2007 e le restanti nel 2008. Quest’anno, al 30 settembre 2006, Ballard ha consegnato 100 celle MARK 9. Con questo contratto, Ballard ha sorpassato l’obiettivo – dichiarato pubblicamente – di vendere 300 unità nel 2006. Rispetto alle batterie al piombo convenzionali, le celle a combustibile offrono dei sicuri vantaggi sulle macchine per la movimentazione materiali : triplicano il tempo di funzionamento; forniscono una potenza costante durante lo spostamento; e non è più necessaria la sostituzione delle batterie. La MARK 9 SSL si basata sulla tecnologia di quarta generazione MARK 902 sviluppata da Ballard. General Hydrogen è un’azienda di Richmond, Columbia Britannica, vicino a Vancouver (Canada), registrata in Delaware ed è stata fondata dal Dott. Geoffrey Ballard e Paul Howard, i fondatori della Ballard Power System.

da Green Car Congress

2 buone notizie – H2 a Londra e Metro a Roma

9 Ottobre 2006 Nessun commento

La prima
Secondo un rapporto della London Hydrogen Partnership (Associazione per l’idrogeno di Londra) la città potrebbe teoricamente generare 141 tonnellate di idrogeno al giorno dai rifiuti. La produzione di idrogeno potrebbe avvenire sia mediante processi di gassificazione/pirolisi che con la digestione anaerobica dei rifiuti delle utenze private e commerciali. Delle 141 tonnellate, 68 sarebbero derivate da rifiuti comunali, la cui gestione sarebbe sottoposta al controllo di un’unica autorità. Le 141 tonnellate quotidiane sarebbero sufficienti a rifornire una flotta di 13.750 autobus ibridi (elettrici e a fuel cell) e a idrogeno con motore a combustione interna. Il parco autobus attuale di Londra conta poco più di 8.000 unità. Il rapporto sottolinea, tuttavia, che poiché gran parte dell’idrogeno sarebbe usato per la produzione di energia elettrica, i 13.750 autobus rappresentano un potenziale teorico e non la produzione prevista. Prosegui la lettura…