Ancora sull’inutilità dell’ora legale
A marzo, con cadenza annuale si ripresenta la questione dell’ora legale, ne avevamo parlato nel 2007 e nel 2008.
L’ora legale fu introdotta nella prima guerra mondiale, al fine di economizzare energia, ma la prima verifica per capire se davvero l’ora legale faccia risparmiare energia venne realizzato solo nel 1970 dal Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti.
Si giunse alla conclusione che se ne risparmia circa l’1% rispetto a quando si utilizza l’ora solare. Per molto tempo ci si è fidati di tale dato, ma le cose sono via via cambiate quando i condizionatori d’aria sono entrati in modo prepotente in case ed uffici.
Infatti, secondo Matthew Kotchen, dell’Università della California, l’ora legale fa aumentare i consumi di elettricità dell’1%.
Quest’anno ci pensa Luigi Bignami su La Repubblica a denunciarne l’inutilità, citando il New England Journal of Medicine, secondo cui durante la prima settimana della nuova ora vi è un aumento del 5% di infarti a causa dell’alterazione che si viene a creare nei ritmi biologici e soprattutto in quelli del sonno.