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Primati idioti 01: Le auto blu

21 Dicembre 2008 Nessun commento

chaiffeur

L’Italia ha conquistato un nuovo record mondiale per il proprio parco di auto blu, che ha raggiunto le 607.918 unità. Lontani secondi gli USA con 75.000, la Francia con 64.000, il Regno Unito con 55.000, la Germania con 53.000, la Turchia con 52.000, la Spagna con 42.000, il Giappone, con 31.000, la Grecia con 30.000 ed il Portogallo con 23.000.

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Categorie:politica Tag:

Decrescita/crescita auto

17 Dicembre 2008 Nessun commento

Dopo Honda che lascia la Formula 1, la Suzuki lascia i Rally.

Ma Honda ha fatto una bella auto a idrogeno – la FCX Clarity e tutti i partigiani delle auto a batteria stanno a criticare (ad es. ecogeek), ma il video lo guardano.

AGGIORNAMENTO

Altro brutto colpo per “i partigiani”: mi dicono che, nel frattempo, la General Motors ha sospeso la costruzione della Volt a batterie.

L’acqua di Romolo

17 Dicembre 2008 Nessun commento

adr
Va sprecata…

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“Povera” Goldman, ma con fiducia

16 Dicembre 2008 Nessun commento

Goldman Sachs Group Inc è in perdita per la prima volta da quando si è quotata in borsa nove anni fa. Il crollo dei valori delle azioni, del credito e dell’immobiliare hanno coinvolto il leader di Wall Street che, fino a poco tempo, fa era riuscito ad eludere la crisi.
Le entrate relative all’investment banking, le fusioni, le consulenze e le sottoscrizioni, sono scese del 31%.

La perdita netta ammonta a $2.12 miliardi, $4.97 per azione. Il risultato è peggiore rispetto alla stima media degli analisti che si attendevano una perdita per azione di 3,73 dollari.

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Categorie:petrolio Tag:

Le origini della bioeconomia

16 Dicembre 2008 Nessun commento

Cala il Pil, le auto, le costruzioni….fosse, fosse che sia la temuta/auspicata decrescita?

E’ bene riprendere le cose dall’inizio: era il 1930 (o giù di lì) ed un giovane, brillante economista rumeno disse “no” a Joseph Schumpeter alla proposta di fare la tesi di dottorato con lui e se ne rientrò in Romania a lavorare per il suo paese, interessandosi dei pozzi di petrolio in esaurimento e dell’economia agraria (e molto altro).

Come dice Martinez-Alier: “La storia recente dell’economia ecologica sarebbe stata più facile con Georgescu-Roegen ad Harvard

Eccovi l’Introduzione de Le origini dell’economia ecologica

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Categorie:bioeconomia Tag:

Din don! Buon natale: – 2 milioni di barili

16 Dicembre 2008 Nessun commento

sc

Dec. 15 (Bloomberg) — OPEC should make a “sizable” cut in oil production at this week’s meeting because there are excess global stockpiles, OPEC Secretary-General Abdalla el- Badri said. The group expects Russia to help.

Sizeable = 2 milioni di barili di petrolio al giorno.

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L’intervista di George Monbiot a Fatih Birol (chief-economist IEA)

15 Dicembre 2008 Nessun commento

comingstorm

Ecco la video intervista di George Monbiot del Guardian a Faith Bairol capo economista dell’IEA, ovvero

Perché il WEO 2008 non dice che, con un declino dei pozzi al 6,7%/anno (invece del 3,7 del WEO 2007) e con i limiti alle emissioni del protocollo di Kyoto già ampiamente sforati, serve davvero una rivoluzione energetica rinnovabile?

Ne avevamo parlato qui, qui, qui, qui e qui.

Foto | Veronique Soulier

Aggiornamento

VIDEO Presentazione di Fatih Birol al Council on Foreign relations, a proposito del WEO 2008, da The Oil Drum.

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I tombini otturati di Roma

11 Dicembre 2008 5 commenti

tombino

E’ vero senza menzogna, certo e verissimo. Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l’ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te. E’ la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. E’ perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo. Ciò che ho detto dell’operazione del Sole è compiuto e terminato. Ermete trismegisto

E’ piovuto molto, ma la capitale non dovrebbe trovarsi paralizzata per causa della pioggia. Non è di destra o di sinistra far sturare i tombini in autunno in previsione degli acquazzoni.

Non è nemmeno questione di criticare l’AMA ed i suoi 6.300 dipendenti, che devono svolgere un gran lavoro, tra immondizia, a terra, sui muri, foglie, bici indecorose parcheggiate in centro (Sic!)…

Pulire Roma, in un mare di traffico, è più difficile, allora tutti a sturare i tombini, a spalare fango, asciugare l’acqua che viene da sotto.

Un’acqua che non irriga e diviene problema. Questo asfalto impermeabile che la porta lontano. Lei così pulisce fumi, carte, terra, tutto quanto trova sul suo cammino. Poi incontra qualcuno: è il doganiere-filtro-discarica, il TOMBINO, ed è incazzato!

Questa acqua, che non entra a terra, è il lato liquido dei rifiuti.

Serve la decrescita dell’asfalto. E riportare le foglie alla terra.

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Notizie 10 dicembre 2008

10 Dicembre 2008 Nessun commento

Il prezzo, il picco e la bolla (del petrolio)

Tra le ragioni per cui ora il picco del petrolio è una realtà (e rimane fondamentale per capire il rischio di una nuova fiammata del prezzo), troviamo da un lato il fatto che il flusso di produzione è effettivamente fermo e, dall’altro, la perduta convenienza di sfruttare i nuovi giacimenti (costosi in soldi e a basso rendimento energetico, EROEI), che inficia la possibilità di aumentare la produzione quando servirà. Vedi anche l’analisi di Seeking alpha post 2010.

Il dilemma algebrico-petrolifero dell’Arabia Saudita.

Copertoni e rifiuti, da Ingambiente

Il rischio-tumore ai polmoni degli autotrasportatori, da GreenCarCongress

Povero albero di Natale in piazza duomo a Milano, di Albertocane

Le domande/risposte essenziali su idrogeno ed auto a fuel cell, di Greg

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Decrescita felice: Honda lascia la Formula 1

5 Dicembre 2008 Nessun commento

danang

Sono tempi duri per l’industria e quella automobilistica non fa eccezione. Ci sono delle differenze: le Big 3 di Detroit chiedono i soldi e gli A.D. vanno in audizione. Honda decide di non spenderne per andare a 300 all’ora, nonostante stia vendendo bene.

Honda lascia la Formula 1 (e pensa di ridurre anche gli investimenti nel Motomondiale).

Perche?

Lo dice il CEO Takeo Fukui:

This difficult decision has been made in light of the quickly deteriorating operating environment facing the global auto industry, brought on by the sub-prime problem in the United States, the deepening credit crisis and the sudden contraction of the world economies.

Honda must protect its core business activities and secure the long term as widespread uncertainties in the economies around the globe continue to mount. A recovery is expected to take some time.

Under these circumstances, Honda has taken swift and flexible measures to counter this sudden and expansive weakening of the marketplace in all business areas. However, in recognition of the need to optimize the allocation of management resources, including investment regarding the future, we have decided to withdraw from Formula One participation. We will enter into consultation with the associates of Honda Racing F1 Team and its engine supplier Honda Racing Development regarding the future of the two companies. This will include offering the team for sale.

Ma il long-term di Honda si chiama IDROGENO.

Foto | Roland Engl1

Aggiornamento

La Suzuki lascia i Rally.

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Idrogeno danese

3 Dicembre 2008 Nessun commento

top
In Danimarca con l’elettricità dal vento ci faranno l’idrogeno. Il paese di Amleto fa sul serio.
Tutte le presentazioni della Conferenza su Elettricità Rinnovabile per i Trasporti tenuta il 1 dicembre a Copenaghen.

In particolare, i contributi di Daimler, Shell, e StatoilHydro (tutti pdf).

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Cos’è successo all’economia dell’idrogeno? E la risposta

1 Dicembre 2008 Nessun commento

Dai grandi divulgatori scientifici come David Strahan del New Scientist giunge la domanda retorica: Dov’è finita l’economia dell’idrogeno? L’articolo stigmatizza, come sempre, il platino delle fuel cell (100 grammi per un motore da 100 kw = 3000$) ed il fatto che le case automobilistiche ritardano sempre di un decenno l’inizio della commercializzazione. Altro pollice verso per le stazioni di rifornimento della California: 5 invece delle 200 promesse da “Terminator” Schwarzenegger nel progetto Autostrade all’Idrogeno.

Un errore di Strahan consiste nell’ipotizzare che i 71 milioni di automobili vendute nel 2007 necessiterebbero 1420 tonnellate di platino (6 volte la produzione annua di platino) anche a 20 grammi per auto, se fossero tutte a idrogeno.

  • Continueremo a fare e comprare 71 milioni di auto l’anno?
  • Saranno auto da 100 kW?
  • Saranno elettriche a zero emissioni?

Mi sento di scommettere su tre grossi no.

Tuttavia, l’opinione di Strahan è ben sviluppata ed articolata e merita di essere letta, specialmente nell’analisi dell’elettrolizzatore della ITM.

Il fulcro dell’articolo, palesemente contrario all’idrogeno, è dato dall’uso totale di energia, in MJ/km, tra:

auto elettriche a batteria/benzina e auto a idrogeno a fuel cell, con idrogeno prodotto da elettrolisi con elettricità di rete.

Tuttavia l’analisi si fonda sui risultati di uno studio inglese di inizio 2007 A review of the UK innovations system for low carbon transport technologies, in cui (a pag 123) vengono riprodotti i risultati del modello Concawe 2006 (Well-to-wheels analysis of future automotive fuels and powertrains in the European context. Version 2b, May 2006) per un’auto a fuel cell pura (senza ibridizzazione con batterie, irrealistica).

La supremazia della auto elettriche deriva dai consumi “adattati” di un’auto a batteria (20 kWh/100 km). Anche se il Concave (sintesi, pag 10) afferma che le auto a fuel cell hanno un’efficienza doppia delle auto tradizionali “dal pozzo alle ruote”.

La risposta

Merita di essere letta la risposta di Greg, che spiega bene sia perche la tecnologia delle batterie (auto plug-in) non funziona, che la scommessa sull’idrogeno della case automobilistiche più dinamiche, come Honda, GM e Toyota.

Vedi anche: Il platino nel mondo

e: Chi ha ucciso l’auto elettrica? I consumatori

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Nanopolveri novembre 08

28 Novembre 2008 Nessun commento

Un ottimo articolo sulle nanopolveri ed il lavoro di Stefano Montanari e Antonietta Gatti alla Nanodiagnostics di Modena.

Non so se siano inceneritori e centrali a olio combustibile i principali responsabili della produzione di nanoparticelle, oppure le auto.

Appare comunque certo che Le particelle ultrasottili sono la chiave per il monitoraggio corretto dell’aria, come dicevo un po di tempo fa.

Notizie 27 novembre 2008

27 Novembre 2008 Nessun commento

GM_hydrogen4

Auto ecologiche: la HydroGen4 di General Motors (300 km di autonomia) pronta per i test su strada;

Il piano europeo per la crisi e gli aiuti all’industria automobilistica;

L’esercito USA è favorevole all’idrogeno;

generatore universale

Il generatore universale di Chris Natt si attacca ai mulini, alle bici, ai carretti ecc…

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La Stele di Kuttamuwa, la prima anima fuori dal corpo

21 Novembre 2008 Nessun commento

stele_kuttamuwa

Il primo monumento che “certifica” la separazione dell’anima dal corpo stato trovato in Turchia

La stele di Kuttamuwa verrà presentata ufficialmente domani all’American Schools of Oriental Research di Boston, quando il Prof. David Schloen, direttore degli scavi di Zincirli, presenterà la traduzione dell’iscrizione presente sulla stele.

E’ scritta in caratteri fenici, in un dialetto simili ad ebraico ed aramaico. Eccone una parte:

“Io, Kuttamuwa, servo di Panamuwa, sono colui che ha curato la produzione di questa stele per me stesso quando ero ancora in vita. L’ho messa nella camera eterna (?) e fatto una festa: un toro per [il dio tempesta] Hadad, … un montone perr [il Dio-sole] Shamash, … ed uno per la mia anima che si trova in questa stele. “

Via | Science Daily, Eurekalert.

Foto | Claude Mariottini

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