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Pensieri su prezzo energia e crisi finanziaria, c’è un loop?

25 Settembre 2008 Nessun commento

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Il prezzo del petrolio sta avendo delle fortissime oscillazioni negli ultimi 12 mesi, passando da 77 dollari al barile ($/b) di settembre 2007 a 133$/b nel mese di luglio, per ridiscendere a circa 92$, valore identico a quello registrato a gennaio 2008. Oggi, 25 settembre, il barile di Brent costa 100$.

Il petrolio risente pesantemente della crisi finanziaria mondiale che influenza sia il settore finanziario che industriale, indebolendo la domanda mondiale di greggio. La Goldman Sachs, che nel 2005 aveva previsto un prezzo del petrolio a 100 dollari al barile, dopo aver messo in conto i 200$/b a maggio di quest’anno, oggi rivede al ribasso il forecast a tre mesi da 149 a 115 dollari al barile.

L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, ha ribassato le previsioni della domanda mondiale di petrolio, portandola a 86,6 milioni di barili al giorno, in linea con le previsioni dell‘Agenzia Internazionale dell’Energia, che stima una domanda di greggio pari a 86,8 mbg per il 2008 ed a 87,6 mbg per il 2009. Tali valori segnano una crescita su base annua, ma sono al ribasso rispetto alle previsioni precedenti.

Il nesso tra crisi finanziaria ed energia è evidenziato dagli investimenti in futures petroliferi delle aziende entrate in crisi. Quando, alla fine di luglio, il prezzo del greggio ha iniziato a scendere, queste aziende hanno iniziato a vendere petrolio, per far quadrare i bilanci ed aumentare liquidità. Queste svendite, unite alle minori pressioni provenienti dalla domanda, hanno contribuito a far scendere ulteriormente il prezzo del greggio.

Secondo alcuni analisti, sono gli aumenti del prezzo di energia e materie prime del 2007 la causa principale della crisi del credito, poiché avrebbero contribuito al crollo della solvibilità per pagare i debiti, come appunto i mutui. Ora il petrolio scende, causa la debolezza dell’economia, ma le conseguenze di questa crisi finanziaria rischiano di farsi sentire sul settore energetico, con un pericoloso effetto di feedback. La stretta del credito, infatti, rischia di causare un rallentamento degli investimenti nel settore energetico, che, notoriamente, necessita di grandi capitali per espandere la produzione, sia da fonti fossili che dalle rinnovabili.

Si potrebbe innescare un circolo vizioso che conduce all’obsolescenza del sistema di approvvigionamento energetico.

AGGIORNAMENTO

Oil Watch Monthly di ottobre 2008 conferma il timore che la crisi scoraggi gli investimenti in esplorazione e sviluppo riducendo l’offerta dei prossimi anni, rischiando di provocare una scarsità di petrolio.

Categorie:base, bioeconomia Tag:

2 Articoli per EcoWiki

25 Settembre 2008 Nessun commento

Barili di petrolio o bolle di metano verranno dall’Artico?

L’allarme era stato lanciato a fine maggio dalla National Science Foundation, per essere ripreso da Jeremy Rifkin ad agosto su L’Espresso, ma oggi si parla di una vera e propria “bomba a tempo per gli idruri di metano presenti nei ghiacci artici. Lo scioglimento del permafrost dell’Artico pone una minaccia enorme per il (clima del) pianeta, poiché il ghiaccio opererebbe come un tappo per milioni di tonnellate di metano che, ricordiamo è un gas ad effetto serra 23 volte più potente della CO2.

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In California il 40% delle auto potrebbe andare a idrogeno da biomassa

L’articolo The role of biomass in California’s hydrogen economy presenta i risultati del modello di produzione di idrogeno da biomassa di scarto per la California. Il modello, sviluppato da Nathan C. Parker, Joan M. Ogden e Yueyue Fan, calcola costi e benefici di un’industria per la produzione di idrogeno da biomassa, da un punto di vista sia economico che ambientale, che va dal campo agricolo al serbatoio delle auto.

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Categorie:idrogeno Tag: ,

The Crash Course

23 Settembre 2008 Nessun commento

Chris Martenson ha realizzato un rapido corso di economia in 22 lezioni (21 completate).

Ci spiega in un inglese semplice e diretto di come il sistema economico mondiale DEVE cambiare radicalmente il prima possibile per evitare il collasso e minimizzare i danni.

E’ un appello ragionato alla decrescita economica..

The Crash Course.

Categorie:bioeconomia Tag:

Il saltone

23 Settembre 2008 Nessun commento

23sett08

Oh, oh!

+25$ al barile in un giorno:

Nymex Crude Future: 109.37
Dated Brent Spot: 104.10
WTI Cushing Spot: 120.92 (by B)

Categorie:base Tag:

Rapporto Annuale Agenzia per i Servizi Pubblici Locali di Roma

19 Settembre 2008 Nessun commento

E’ stata presentata ieri in campidoglio la relazione annuale dell’Agenzia per i Servizi Pubblici del Comune di Roma (grazie Romapedala).

Un documento ben fatto ed articolato:

Cap.1: Il quadro normativo, regolatorio e di governance dei servizi pubblici locali
Cap.2: Il trasporto pubblico di linea
Cap.3: Taxi, mobilità individuale e politiche di regolazione
Cap.4: Igiene e decoro urbano
Cap.5: Distribuzione di energia elettrica e gas
Cap.6: Il servizio di illuminazione pubblica
Cap.7: Servizio idrico integrato
Cap.8: I servizi culturali
Cap.9: Qualità della vita e servizi pubblici locali nella città di Roma
Cap.10: Pari opportunità di genere nelle aziende del Gruppo Comune di Roma
Cap.11: L’accessibilità dei servizi
Cap.12: Analisi del servizio affissioni e pubblicità
Cap.13: La Fondazione Bioparco
Cap.14: Le farmacie comunali
Cap.15: I servizi cimiteriali nel Comune di Roma

…con una sezione dedicata alle politiche per la mobilità privata e la ciclabilità (pag 102-111 del cap 3), da cui si evince un generale fallimento, sintetizzabile nella tabella sotto:

rapporto servizi

Da punto di vista di chi pedala notiamo la gravissima mancanza di una rete ciclabile capillare – di cui questo sito parla ossessivamente – unita all’assenza di:

  1. una sacrosanta delibera che obblighi i condomini a mettere le rastrelliere nei cortili (sicurezza di quando non le si usa le bici);
  2. una rete utile di piste che uniscano stazioni, università, licei, ospedali, uffici pubblici (sicurezza di quando le si usa)
  3. la possibilità di mettere le bici sui treni, tram ed autobus (sicurezza di quando le si usa sulle pericolosissime strade romane ad alto scorrimento).

Ne consiglio la lettura.

Aggiornamento

Dal 1990 al 2006, nel Comune di Roma si è registrato un aumento del 17,3% delle emissioni di gas inquinanti che provocano l’effetto serra. E la prospettiva per il 2012, data entro la quale i Paesi comunitari dovranno rispettare i parametri imposti dal protocollo di Kyoto, è di un incremento dell’1,2%“. Lo ha dichiarato Luigi Paganetto, presidente dell’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente), durante il convegno conclusivo del progetto “Roma per Kyoto”. Secondo Paganetto, è quindi indispensabile che Roma cambi rotta. In che modo? Puntando sull’efficienza energetica, la riduzione del traffico privato e l’impiego di fonti rinnovabili.

da Eco dalle Città.

PD e petrolio

18 Settembre 2008 2 commenti

La riunione settimanale del governo ombra è convocata oggi, giovedì 18
settembre alle ore 11.00, presso la sede del Pd in via sant’Andrea delle
Fratte 16.

Tra i temi all’ordine del giorno della discussione la presentazione del disegno di legge sulla rottamazione del petrolio e le misure per l’incentivazione del trasporto pubblico locale.

Al termine della riunione dell’esecutivo, prevista per le 13.00, si terrà una conferenza stampa alla quale prenderanno parte il vice segretario del Pd Dario Franceschini e i ministri competenti.

Vedi anche: Rottamiamo il petrolio su Ecowiki.

Categorie:politica Tag: ,

Addio Stefano Rosso

16 Settembre 2008 Nessun commento

Addio Stefano,

Ci hai fatto sognare per 30 anni. Ora chi ci racconterà quel mondo semplice e libero?

Sei stato uno dei rarissimi esempi di anarchico gentile.
Avevamo parlato di Piccolo Mondo Antico e di Mortacci, i tuoi ultimi, bellissimi, CD. Continueremo ad ascoltarli e li diffonderemo, te lo prometto.

Un ricordo de La Repubblica.

I dischi di Stefano Rosso, Wiki e Stefano su MySpace.

Categorie:base Tag: ,

Scenari degli autoveicoli al 2050

15 Settembre 2008 Nessun commento

Degno di nota uno studio sulle possibilit? dei veicoli Plug-in rispetto alle auto a idrogeno. In sintesi : “se le auto ibride plug-in riusciranno ad andare per met? del tempo in modalit? solo elettrica (Plug-in 50), allora sarebbero un serio concorrente per le auto a idrogeno, in efficienza, emissioni, svincolo dal petrolio ecc”..

The Impact of Increased Use of Hydrogen on Petroleum Consumption and Carbon Dioxide Emissions (SR/OIAF-CNEAF/2008-04), via GreenCarCongress.

In proposito, un anno fa, avevo messo qualche Elemento per la decrescita del Settore Auto, dove, nelle conclusioni, alla luce dei fallimenti finanziari di questi giorni, appare abbastanza profetico.

Categorie:idrogeno Tag:

La maglietta delle regole

15 Settembre 2008 Nessun commento

Al fine placare ed educare l’enorme numero di automobilisti imbarbariti dal traffico urbano romano si propone una semplice idea da indossare.

Una maglietta che comunichi ai suddetti automobilisti tre fondamentali regole della circolazione. Di seguito un esemplare virtuale…si attende trepidamente la realizzazione.

idea_maglietta

Grazie a Fabio del Ciclopicnic per l’idea.

Ricordiamo il Mobility Dai il prossimo 20 settembre ore 17 al Colosseo.

Categorie:bici Tag:

Notizie 12 settembre 2008

12 Settembre 2008 Nessun commento

Scoperta nel Vesuvio una nuova camera magmatica a 5 km di profondit?, da Ingambiente;

Planar Energy Devices Licenses Separator Technology for Large-Format Li-ion Batteries, da GreenCarCongress

Air Pollution Can Hinder Heart?s Electrical Functioning, da GreenCarCongress

European Parliament Adopts Legislative Report for EU Type Approval of Hydrogen Vehicles; Support for Hydrogen Blends and European Hydrogen Filling Station Network, da GreenCarCongress

Euro Parliament Maintains Target of 10% Renewables in Road Transport Fuel by 2020; 40% of That From Non-Food Biofuels, Electricity or H2; da GreenCarCongress

EU panel lowers biofuels goal, protects industry, da Reuters;

DISTRIBUTORI DI CONCORRENZA, di Carlo Scarpa, LaVoce;

I SIGNORI DELLE AUTOSTRADE, di Giorgio Ragazzi, LaVoce;

IL PASSO INDIETRO DEI FARMACI, di Massimo Brunetti, LaVoce;

Opec plans closer links with Russia to control half of the world?s oil supplies, Timesonline

The retrofit economy, di John Michael Greer

I prezzi dei carburanti tra falsi miti e decisioni di policy: l’Italia in un confronto internazionale su dati EUROSTAT, di Fabio Pammolli, Nicola C. Salerno, CERM

Il fotovoltaico nelle Regioni d’Italia, da QualeEnergia;

La Turbina-Venturi, eolico del futuro per casa, da GreenYahoo

MEPs give major boost to renewables industry, da Euractiv

Categorie:base Tag:

Alcuni autogol e 3 reti

12 Settembre 2008 Nessun commento

L’informazione

La prima è che ieri è stato il giorno della svolta: l’Opec ha deciso a sorpresa di tagliare i “soliti” 500.000 baril al giorno. Non si è capito chi li taglierà, l’Arabia è in difficoltà a mantenere la promessa di prezzo stabilie. Ad Ovest, Venezuela e Bolivia sono ai ferri corti con gli USA, Ike si avvicina, Lehmann Bros. alla frutta, si fossero speculati addosso?

L’Italia

Da noi, cicale nazionaliste, niente: tutti in auto, tutto su camion, le discariche nuove, le scuole vecchie, il Pil Italiano allo 0%…calcio, nani, ballerine e telefonini. Le barzellette di Silvio..

Che fico!

Mi resta solo la bicicletta per fare la rivoluzione, stando anche attento a dove passo, che oramai il ciclista è di sinistra e la manovalanza-nostalgica vigila…

Back to oil…

Di solito il petrolio scende con le elezioni presidenziali. Secondo me, con l’uscita del WEO dell’IEA di novembre, che fornirà nuove e (nelle intenzioni) più accurate stime delle riserve mondiali, rileggeremo la newsletter di Agosto di Colin Campbell (ASPO Irlanda) con rinnovato interesse. Ridendo alle previsioni del ritorno del chap oil (sotto gli 80 $/bbl). Secondo me..

Intanto Richard Heinberg, in The Dress rehersal is over, ricordando che:

  • 100$/bbl è il 30% in più del prezzo medio del 2007;
  • 100$/bbl è 10 volte il prezzo di 10 anni fa;

Prevede che alla prossima crisi dell’offerta (“supply crunch”), vedremo il barile a 200, 250 o 300$ e poi, con l’inevitabile recessione, scendere a 150$/barile. Una bella sinusoide che aumenta…l’instabilità. Poi si parla di “sicurezza..puah!

Guardiamo i prezzi:

21anni di oil

e domandiamoci, con qualche calcoletto, quanto ci costa muoverci, mangiare, bere, dormire, scaldarsi. Un esempio di quanto tempo ci costa l’avevo messo quì.

Tutto quello che occorre sapere per capire la crescente fragilità del sistema economico mondiale basato sulla miope cieca fede nell’uso sempre crescente di una risorsa finita.

Ve lo dico io, no! Giorno per giorno…ora, in sintesi, si tratta credere alla politica di 3 reti.

1) Un piano nazionale per la rete ferroviaria che:

  • ripristini tutte le tratte dismesse o ridotte in frequenza, sull’esempio delle SNCF;
  • costruisca nuove ferrovie e colleghi al meglio le stazioni con i centri abitati, prevedendo l’intermodalità treno-bici;

2) Un piano nazionale (coordinamento stato-comuni-regioni) per una rete di tram nelle grandi aree urbane che, con la massima urgenza:

  • incrementi la mobilità di superficie su ferro;
  • garantisca l’accesso alle aree turistiche, produttive, residenziali e commerciali;
  • risponda concretamente alla crescente domanda di mobilità sostenibile, determinata dalla recente espansione urbana.

3) Un piano nazionale per lo sviluppo di una rete ciclabile, urbana ed extra-urbana capillare (coordinamento regioni-comuni-municipi cittadini), che:

  • abbia come obiettivo la mobilità non motorizzata come opzione sia per il tragitto casa lavoro che per il tempo libero;
  • da realizzarsi con la totale intermodalità, garantendo il trasporto biciclette gratuito ovunque sui mezzi pubblici.

Prima la sinistra lo capirà e meglio sarà.

Sui tram vedi anche Avanti c’è posto.

Elettrosmog ed altre storie

9 Settembre 2008 Nessun commento

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Foto: Tobi…H.

Volevo assolutamente parlare dell’inquinamento elettromagnetico che, troppo lentamente studiato, si sta rivelando un serissimo danno per gli operai della natura (come le le api e i passerotti), Electronic smog ‘is disrupting nature on a massive scale, in cui si spiegano gli effetti indesiderati dei cellulari, del Wi-Fi ed altre fonti di elettrosmog.

L’articolo descrive il lavoro trentennale del Prof. Ulrich Warnke, in cui si trova conferma della perdita del nido per le api e del disorientamento degli uccelli migratori a causa delle antenne. Da approfondire, costantemente (le comunicazioni, con il trasporto aereo, sono tra i principali settori a rischio di decrescita forzata, drammatica e, forse, addirittura critica).

…ma…

2) L’Incipit di It’s just a phase, di Kurt Cobb merita:

– Alcuni ecologisti radicali (deep ecologists) hanno sostenuto che l’agricoltura sia un errore fondamentale dell’evoluzione umana e che abbia creato più problemi di quanti non ne abbia risolti.

– Un numero maggiore di persone ritiene che sia stata la scoperta dei combustibili fossili e il loro contributo alla rivoluzione industriale che abbiano condotto in un vicolo cieco la storia umana. Dopo tutto, la potenza dei carburanti fossili nelle mani degli uomini, ha permesso a questi di modificare l’ecosfera in profondità e le conseguenze non minacciano solamente il futuro umano, ma il futuro di ogni specie vivente del pianeta.

– Infine ci sono coloro, probabilmente in numero maggiore, i quali credono che abbiamo semplicemente fatto cattivo uso della nostra abilità tecnologica e che, incanalando tale intraprendenza verso una armonizzazione con la natura, riusciremo a sopravvivere noi e la società tecnologica, permettendo, al contempo, alla natura di rifiorire.

Il brano mi porta spontaneamente al pensare al deepest ecologist: Georgescu.

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Una ciclista a Roma

8 Settembre 2008 2 commenti

Una lettera alla Lista CM-Roma crea un collegamento tra Mobilità alternativa, Costo dell’auto, Violenza e Vivibilità delle città. Eccola:

Quando racconto ai miei conoscenti che uso la bici per andare al lavoro (5km da casa ), a fare la spesa, ecc, prima mi dicono: “Oh che brava” e subito dopo: “Ma non hai paura? non è pericoloso? ecc ecc..”

Mi domando come mai non lo dicono anche a quelli che vanno in motorino, moto e scooteroni vari e che muoiono come le moscheanche perché vanno al quintuplo della velocità di una bici. Forse perché tutte le forme di spostamento che implicano l’uso di combustibili fossili e l’assenza di sudorazione sono socialmente accettate. Così ci dice la TIVVU’. Basta un po di manfrina sul caro-petrolio nei telegiornali e tutti si sentono più rassicurati.

E infatti in questo settembre romano noto nel mio quartiere molta più gente in bici e ciò mi rallegra: finalmente non faranno la figura del romeno o del cingalese andando in bicicletta…è la remora più realistica dei motorizzati è sentirsi degli sfigati ad andare in bici piuttosto che in Cherokee (o anche in Matiz).

Dicembre scorso ero a Monaco di Baviera e dopo il tg della sera un bel servizio di 10 minuti in cui personaggi localmente famosi promuovevano l’uso della bicicletta, basta niente per cambiare la testa delle persone, o per lo meno portarle a ragionare. Qui in italietta le cose vanno nel verso giusto… spranghiamo e stupriamo i turisti che arrivano in bici e poi pure il cazziatone (“Quel posto è pericoloso…se la sono cercata”).

Commento

Il messaggio sintetizza micro e macro prospettiva della mobilità in questo paese. Secondo me coglie le paure e la psicologia dei singoli e l’influenza dei media sull’immaginario collettivo e le scelte della massa. Il risultato è che andare in bici:

1) E’ DA SFIGATI PER CHI NON CI VA.
2) E’ PERICOLOSO PER CHI CI VA.
3) NON E’ INTERESSANTE PER CHI LEGIFERA

L’ultimo punto motiva un sacco di cose:

– l’assenza di un piano nazionale e regionale per la mobilità su ferro (rete di treni e tram),
– l’intermodalità quasi nulla mezzi pubblici-bici (bici sul treno per Ostia solo la domenica e senza i ganci, perché?),
– le ciclabili ridicole e piene di schifo,
– la vittoria dei parcheggi sui percorsi ciclopedonali (che servono a carrozzine e carrozzelle di mamme ed anziani, oltre che ai ciclisti) ecc. ecc.
– la non approvazione di una delibera (come a Torino) che OBBLIGA i condomini a mettere rastrelliere per bici nei cortili: una gravissima mancanza dell’Assessorato all’Ambiente in decenni di giunta di sinistra (anche per questo hanno perso..)

Siamo come la rana messa nella pentola sul fuoco a freddo, l’acqua si scalda piano piano e la rana finisce bollita per la GRADUALITA’ del pericolo.

Aggiornamento

A proposito di sicurezza, civiltà, mobilità ecc. dal Ministero dei trasporti, leggiamo: CINTURE E CASCO, SEMPRE MENO GLI ITALIANI CHE LI USANO,

Cala il numero degli automobilisti italiani che usano le cinture: la media nazionale è passata dall’83,5 per cento di metà 2003 al 64,6 per cento del 2007, quando si è avuta una perdita di 7 punti percentuali solo rispetto al 2006. A formare il valore medio nazionale concorrono regioni virtuose (in testa la Liguria col 91,3 per cento seguita dal Veneto coll’89,1 per cento) e regioni indisciplinate (maglia nera il Molise, col 35,8 seguito dalla Sicilia col 37,4 per cento e dalla Calabria col 39,1).

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Le notizie del lunedi: dall’Europa più ferrovie e idrogeno

8 Settembre 2008 Nessun commento

Due buone notizie per iniziare la settimana

1) Una risoluzione del Parlamento Europeo chiede alla Commissione Europea di stanziare il 40% dei fondi trasporti al trasporto ferroviario delle merci.
Via GreenCarCongress, European Parliament;

2) La Commissione ed il Parlamento Europeo decidono di semplificare la procedura per la circolazione delle auto a idrogeno sulle strade. Secondo uno studio, infatti, la procedura semplificata porterebbe ad un risparmio 124 milioni di Euro in costi di procedure di approvazione per le case automobilistiche nel periodo 2017-2025. Via Europa e The Engineer.

Infine, ecco l’ANTI-PRIUS della Honda, basato sulla Clarity…

Ode a Copenhagen

6 Settembre 2008 1 commento

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Foto: jimg944

La città di Copenhagen è uno dei migliori esempi delle recenti trasformazioni urbane. Oltre alle importanti iniziative nei trasporti pubblici e nella ciclabilità, simili a quelle adottate a Vienna e Zurigo, forse il cambiamento più sorprendente si è operato nel centro della città. Per un periodo di 40 anni, 100.000 metri quadrati del centro città, già allocati al trasporto motorizzato, sono stati convertiti in aree pedonali. E’ stata una trasformazione nel vivere Copenhagen sia per i residenti che per i turisti. Lo descrive l’urbanista Jan Gehl:

Le strade sembrano dire: Vieni, sei il benvenuto. Cammina un pò, fermati un pò e resta fino a quando vuoi. Sono state date nuove forme e contenuti allo spazio cittadino…l’80% degli spostamenti nella città avvengono a piedi…1.500 posti a sedere sulle panchine e 5.000 sedie nelle terrazze dei bar garantiscono un’ampia possibilità di sedersi, e vengono usati quasi sempre. I bambini giocano, i giovani vanno in skateboard, mentre musicisti di strada, artisti ed animatori di ogni tipo radunano gruppi di passanti nelle piazze…I nuovi spazi senza auto della città vengono utilizzati per una forma particolare di social recreation, ricreazione urbana,, in cui l’opportunità di vedere, incontrare ed interagire con gli altri è un’attrazione significativa.

Jan Gehl ha scoperto che le persone non preferiscono le panchine nei parchi, davanti a paesaggi idilliaci, ma quelle messe dove passa più gente.

Queste iniziative integrate sulla densità urbana, l’efficienza energetica, i trasporti pubblici e la pedonalizzazione sono ancora rare, ma si diffondono altrove. Politiche simili a quelle adottate da Vienna, Zurigo e Copenhagen stanno per essere implementate in altre città europee, quali Heidelberg, Karlsruhe, Freiburg, Essen e Montpellier.

Da Cities, people, planet, Herbert Girardet, Wiley.