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2010: primi segnali di cambiamento “climatico”

13 Gennaio 2010 Nessun commento

I vecchi si ripetono, ed i giovani non hanno niente da dire. La noia è reciproca. Jacques Bainville

La civiltà, nel senso proprio del termine, non consiste a moltiplicare i bisogni, ma a limitarli volontariamente. Gandhi

Forse perché solo quando sono finiti abbiamo imparato a chiamarli “anni 0”, o forse perché ci vogliono 10 anni per accorgersene, sembra diffondersi la coscienza di essere definitivamente entrati nel terzo millennio.

Questo dovrebbe comportare una accresciuta voglia di futuro, nel senso di nuovo. Una tendenza diffusa e spontanea a “cambiare”, rischiare di perdere qualcosa di acquisito, per un desiderio, del “meglio”.

Consiglio a tutti la visione dal 2055 di The Age of Stupid. Va acquistato (£14.00), visto che disturba i politici quanto Agorà la Chiesa e, dunque, non è stato distribuito.

[(Per gli indecisi) The Age of Stupid è qualcosa di molto più realistico ed “operativo” di 2012 e situato a metà strada rispetto al 2155 di Avatar.]

Curioso fenomeno
La chiave del disastro climatico è lo scioglimento dei ghiacci artici non in quanto conseguenza del riscaldamento, bensì causa dell’accelerazione dello stesso per il metano intrappolato nel permafrost che viene rilasciato nell’atmosfera, 25 volte più dannoso (vedi Global Warming Potential) della CO2.

E, purtroppo, sembra che il fenomeno sia iniziato…speriamo la notizia sia infondata e che le ricerche di Igor Semiletov stiano solo misurando con più precisione lo stesso metano di prima.

Le buone notizie

Le auto

L’eolico

Le notizie e gli auguri 02

7 Gennaio 2010 Nessun commento

La sola buona moneta è il pensiero. Platone
La pittura trasforma lo spazio in tempo, la musica il tempo in spazio. Hugo von Hofmannsthal

Salve e auguri di nuovo a tutti.

Purtroppo nel passaggio al nuovo server si è perso il post del 23 dicembre “Le notizie e gli auguri”. Se qualcuno ne ha una copia me la invia, grazie.

Tra le notizie “scomparse”:

Le biciclette ad Amsterdam ;
I dubbi sulle auto plug-in del U.S. National Research Council …
e dei Danesi , tuttavia…
Toyota inizierà a vendere le plug-in nel 2011…
Daimler inizia la produzione di 200 Classe-B a fuel cell.
Fotovoltaico: Moncada lancia a Caltanissetta la fabbrica di fotovoltaico a film sottile .
Biocarburanti: I contrasti tra Europa e Brasile
Nuovo orario ferroviario: Privilegiata l’alta velocità, il trasporto locale per i pendolari rallenta ancora.

Inoltre,

Parlavo del progetto di dottorato che mi ha spinto via dai 2 blog per i quali scrivevo: un dottorato articolato in 3 parti.
Una prima che analizza il processo di produzione secondo la teoria economica tradizionale, mediante stime della funzione di produzione e di costo e delle elasticità di sostituzione σ tra capitale ed energia.
Una seconda analisi di tipo bioeconomico delle economie di alcuni paesi, tra cui l’Italia.
Una terza analisi che descriva la transizione energetica di lungo periodo e tenti di individuare le possibilità della coppia (carburante-motore) idrogeno e fuel cell di divenire Prometeo III.

Infine,

che questo sia un decennio di armonia maggiore del precedente, stretto tra idee radicate e sbagliate e aspettative giuste ma confuse.
AUGURI!

Categorie:bioeconomia Tag:

Per Copenhagen 04 Accrocchio a chi?

14 Dicembre 2009 2 commenti

In risposta al post Nuove tecnologie energetiche L’Accrocchio a idrogeno.

Gentile Prof. Bardi, Ugo,

francamente non capisco perché un sito che si occupa seriamente di risorse ed energia continui a prendere esempi irrilevanti, come un giocattolo dimostrativo, per tentare di dimostrare che l’uso dell’idrogeno è un errore.

Davvero credi (e credete) che gestiremo l’energia rinnovabile caricando auto ed altri sistemi a batterie ioni di litio? O forse sarà più conveniente portare l’energia in eccesso dove si trovano gli elettrolizzatori per avere un combustibile rinnovabile, pulito su tutto il ciclo e ad alta efficienza nell’uso finale?

Quanto costa e quanto dura una batteria Li-ioni di un cellulare o di una videocamera? Per quale motivo la Toyota, che di auto ibride se ne intende, dichiara di NON CREDERE alle plug-in e a batteria (con l’eccezione di usi molto limitati). Ecco un riferimento.

Con questo, al contrario della posizione presa da ASPO, non escludo né sono contrario alle auto elettriche mosse da batterie, semplicemente per realismo, sia tecnico che economico, ritengo che, domani, il veicolo più simile all’auto, come la conosciamo oggi, sarà a celle a combustibile, non perché l’idrogeno sia il combustibile perfetto, ma poiché il suo USO permette altri servizi di mobilità, compatibili con efficienza d’uso e rispetto dell’ambiente, anche in vista della diminuzione delle fonti fossili cui assisteremo nei prossimi anni.

La visione termodinamica di ASPO e di Ulf Bossel (discendente, tra l’altro dello scopritore dell’effetto fuel cell Christian Friedrich Schoenbein, su cui ha scritto un libro, The Birth of the fuel cell) che il passaggio fare idrogeno ed usarlo aggiunge inefficienza al ciclo energetico è incompleta.

Seguendo questa logica dovremmo andare con auto, bici e barche solari! Il paragone effettuato, ad esempio nell’articolo di De Carlo “L’idrogeno: il peggior (!) nemico delle rinnovabili”, tra auto convenzionale, a batteria e a fuel cell non include la realtà tecnica (efficienza) ed economica (costo) della fabbricazione, uso/ricarica e smaltimento delle batterie. Nessuna casa automobilistica produrrà un auto in cui il costo delle batterie è superiore a quello del veicolo. Nessuna.

I consumatori non compreranno per ideale un’auto inutile per andare fuori città e tornare in giornata. Non ritengo possibile la creazione di stazioni di sostituzione del rack di batterie scariche per poter ripartite subito quando queste sono scariche.

Mi auguro che delle piccole auto elettriche per la città arrivino presto in commercio liberandoci dall’inquinamento locale e che la ricarica veloce funzioni. Tuttavia, ritengo che tale strategia per combattere l’inquinamento locale si troverà in competizione con l’uso di GPL e metano nelle auto tradizionali.

Per un rapido aggiornamento sullo stato della tecnologia di base, nonché dello sviluppo industriale delle auto a idrogeno, mi permetto di rinviare alla Conferenza Hydrogen Link del 30 novembre tenutasi a Copenhagen.

In particolare:

  • Slide 6 della Presentazione Daimler
  • Slide 12, dove i consumi sono 2,8 litri diesel equivalenti per 100 km (ICE 6,4)
  • Slide 13, basata sui dati del progetto Concawe 2004 per una VW Golf che oggi devono essere considerati migliorati a favore delle auto a fuel cell
  • Slide 4 della Presentazione Toyota
  • Presentazione Honda in particolare la Slide 10 sul progresso delle fuel cell, la 12 sui consumi di carburante e l’autonomia e la slide 16, dove si dice:”Fuel cell electric vehicles are the ultimate solution on our road to sustainable mobility, but require build up of infrastructure and achievement of widespread social acceptance“…non innovazioni tecnologiche!

Cordiali saluti,

Giancarlo

Approfondimenti
Clear car option, con i confronti tra le diverse alternative di propulsione auto

Per Copenhagen 03 Bersani

11 Dicembre 2009 1 commento

tram

…sul fronte dei trasporti andrebbe proposto un programma di costruzione di centinaia di moderne carrozze ferroviarie per dare una risposta a un pendolarismo sempre più disagiato e andrebbe rilanciata la realizzazione di linee tranviarie per avvicinare l’offerta di mobilità sostenibile delle nostre città a quella dei centri urbani europei. Anche queste misure avrebbero ricadute positive sull’industria del settore e contribuirebbero a ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Pierluigi Bersani, 9 dicembre 09, QualEnergia

Foto: K.D.J.

Per Copenhagen 02 European Green City Index

10 Dicembre 2009 Nessun commento

Meglio avere delle idee buone che averne molte. John Galworthy

Quanto è verde la mia/tua città?
Domanda utile, cui non è semplice rispondere. In Italia ci pensa Ecosistema Urbano (de Il Sole 24Ore e Legambiente, vedi). Per le capitali d’Europa lo fa la Siemens molto bene con l’European Green City Index.
Rapporto (pag. 51) e presentazione (pag. 21).

Il rapporto produce un indicatore sintetico (unico numero) a partire da 30 statistiche appartenenti a 8 campi tematici (Acqua, CO2, trasporti ecc.) GreenCity02
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Per Copenhagen 01

1 Dicembre 2009 Nessun commento

night-on-earth-a19419867

Foto: Night on earth di Peter Brzybille

In vista del vertice e per distrarmi/vi dalle vicende nostrane riciccio una elucubrazione di 2 anni fa:

Elementi per la decrescita del settore auto (pdf 9 pag.)

Aforismi

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2 scenari a confronto: Agenzia Internazionale dell’Energia e Università di Uppsala

20 Novembre 2009 Nessun commento

Se il mondo consumerà più o meno petrolio nei prossimi anni è una questione molto importante, più di quella di come controllare la domanda di petrolio dei paesi ricchi, di quelli poveri, di dove investire per tirarne fuori altro o diffondere tecnologie che mettano sotto terra la CO2, per abbattere le emissioni di gas serra (che – sottolineo – ritengo fondamentale).

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WEO 2009 e il Ministero dell’Ambiente

19 Novembre 2009 Nessun commento

OilwatchNov09_figure5_WorldCrude

Grafico da Oilwatch monthly

E’ appena uscito il World Energy Outlook 2009 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, che,

  • si concentra su come far fronte ai cambiamenti climatici,
  • chiamando investimenti in R&S
  • per fare fronte all’esaurimento dei pozzi esistenti.

Scrissi dell’edizione 2008 qui, qui e qui.

Alla presentazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ieri 18 novembre, c’era tutto il Gotha dell’energia italiana e Fatih Birol dell’AIE.

Le cronache riportano le opinioni di Corrado Clini,  potente DG del ministero dell’Ambiente, secondo cui il Weo 2009 “indora la pillola”, volendo far credere che per i paesi Opec non ci saranno ripercussioni negative dall’adozione di politiche energetiche internazionali più “verdi”, mentre i paesi produttori starebbero esercitando pressioni per evitare che il ruolo dei combustibili fossili venga compresso.

Nello scenario 450 da qui al 2030, l’Aie prevede una riduzione del 75% dei combustibili fossili.

Questo, secondo il DG, “non potrà essere indolore per i paesi Opec per le ripercussioni negative dall’adozione di politiche energetiche internazionali verdi”, che avverte il rischio di “letture romantiche” del rapporto AIE.

Commento: perché si agita lo spauracchio dei “paesi Arabi”? Perché si parla di “dolore” (di diminuire l’uso del petrolio, di cambiare)?! …di “lettura romantica”?

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L’abbraccio di Eva (cronaca di una cm napoletana)

11 Novembre 2009 Nessun commento

Nei loro giochi i bambini fanno tutti quei movimenti necessari per convincerci che le loro immaginazioni sono delle realtà. Joseph Joubert

Dalla lista Critical mass Roma, Federico:

Sono le 7e30 quando parto da casa per raggiungere la stazione Termini.
La nebbia smussa i contorni di una città ancora mezza addormentata, poche macchine per la strada…. per fortuna.
Il freddo pungente mi aiuta a riordinare i pensieri, mentre il ricordo torna alla serata precedente, alla fiaccolata in ricordo di Eva.

Fino all’ultimo sono stato tentato di rinunciare alla “trasferta”, sconfortato dall’immensità di questa tragedia…. ma alla fine mi faccio contagiare dall’entusiasmo con cui Chicca e Gianluca hanno organizzato tutto.
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Ciao Eva

3 Novembre 2009 1 commento

Messaggio 1, 02 Nov 2009 17:42

cari ciclistu
scrivo per comunicare questa tragica notizia, la notte se non ricordo male tra mercoledì e giovedi un taxi ha preso in pieno una ciclista a via dei fori imperiali, travolgendola da dietro, ricoverata al fatebenefratelli la ragazza è morta 2 giorni dopo, non riesco però a trovare niente sull’incidente ne notizia di questo. Sono a conoscenza del fatto perchè riportatomi da persona presente all’ospedale all’arrivo della ragazza…
vogliamo saperne di più, fare in modo che questa storia non si perda nell’oblio delle tante vittime sacrificali al dio dell’automobile e della velocità.
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Il lupo che salta

22 Ottobre 2009 2 commenti

La foto dell’anno secondo il Natural History Museum di Londra ed il BBC Wildlife Magazine, vincitrice del premio “Veolia Environment Wildlife Photographer of the Year”.

E’ il selvaggio che temiamo e desideriamo, poiché rompe i confini della nostra razionalità. Qui, in particolare, a questo lupo iberico lo steccato gli fa un baffo.

Complimenti al sangue freddo del fotografo!

Lupochesalta

Aggiornamento dal territorio sui lupi.

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Toyota: patti chiari sull’idrogeno

8 Ottobre 2009 Nessun commento

This is not an either-or choice between hybrids and electric cars. We [Toyota] will develop a wide range of vehicles to meet the diverse needs of customers. Some will opt for electric cars for shorter distances; others will choose fuel-cell vehicles for longer drives. Akio Toyoda – Presidente Toyota

Toyota inizierà a vendere le sue auto a fuel cell nel 2015.

Secondo i suoi calcoli le auto a fuel cell (FCV) competono con i veicoli a batterie (EV) a ioni di Litio (in termini di peso necessario per raggiungere un’autonomia di 300 miglia) poco dopo la soglia delle 100 miglia.

In altre parole, gli EV sono fattibili per un uso urbano, mentre i FCV sono ottimali per quello extra urbano.

WtW efficiency ToyotaDai calcoli fatti dalla Toyota risulta che l’efficienza totale “dal pozzo alla ruote” (well-to-wheel) in un ciclo di guida giapponese 10-15 , è il 40%, con produzione di idrogeno da gas naturale e stoccaggio a bordo compresso a 70 MPa (690 atmosfere).

Qualche confronto

Un EV  raggiunge il 33% (con produzione di energia elettrica da gas naturale); il 34% per la Prius ibrida e il 19% per un’auto a benzina con motore a scoppio.

La differenza di efficienza del FCV fra uno stoccaggio dell’idrogeno a MPa e un immagazzinaggio dei 70 MPa è del 2%.

Via | Green Car Congress

Aggiornamento Bloomberg:

Toyota e GM finanziano lo sviluppo delle auto a fuel cell in contrasto con gli aiuti pubblici per le auto elettriche

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Memorie dell’utopia – Video sulla Nubia

22 Settembre 2009 Nessun commento

Storia dell'antica Nubia

Una rara storia di un incubo che ridiventa sogno: dopo essere stati evacuati/deportati, a causa dell’inondazione causata dalla Diga di Assuan, i Nubiani iniziano a tornare nel loro paese.

Ne avevo parlato in Nubiani e dighe tempo fa.

In questi anni i Nubiani stanno cercando di tornare nella terra dei loro padri e dei loro avi. Uno dei promotori è Fikri el Kachef un musicista Nubiano che all’età di nove anni fu testimone diretto di questo esodo.

Fikri è un amico ed una persona straordinaria. Recentemente ha costruito, con tecniche tradizionali, una casa-albergo-centro culturale, riuscendo a creare uno spazio di incontro per la diffusione della cultura della Nubia che rischiava altrimenti di scomparire: Eskaleh.

Su questa storia è stato fatto un film bellissimo:

Memories of Utopia, in italiano,
Storia dell’Antica Nubia

Part 1;

Part 2;

Part 3;

Part 4;

Part 5;

Part 6.

Il DVD integrale, con la versione italiana, è acquistabile presso la SD Cinematografica.

L’Assedio di Mr. Prezzi

7 Settembre 2009 Nessun commento

Il troppo pieno rompe il sacco. Proverbio d’Alsazia

assedioIl libro L’Assedio scritto da Antonio Lirosi ed Enrico Cinotti e edito da Aliberti Editori può essere preso ad esempio di quello che vuol dire liberismo, concorrenza, riformismo in pratica, oggi nel nostro paese.
Liberismo, concorrenza, riformismo…termini abusati da destra e da sinistra, senza essere capiti e, soprattutto, senza cher i programmi politici dicano  “come” metterli in pratica.

Il secondo Governo Prodi INIZIO’ con le liberalizzazioni, ricordate? Al Ministero dello Sviluppo ricordano l’assedio materiale dei tassisti e quello più vellutato delle lobbies…

Il libro, che racconta questa esperienza, viene presentato oggi – lunedì 7 settembre – a Roma presso la Federazione Nazionale della Stampa (C.so Vittorio Emanule II, 349 – h. 17,30. Alla presentazione, moderata da Sergio Rizzo del Corriere della Sera, interverranno gli autori e Pier Luigi Bersani che ha scritto la prefazione del libro (uno stralcio da Il Foglio).

Il testo, 153 pagine per un costo di 12,90 euro, racconta a tre anni dal primo pacchetto di liberalizzazioni e a due dal secondo i retroscena di chi si oppose venendo allo scoperto – tassisti, farmacisti, avvocati, banche, assicurazioni per primi – ma anche il lavorio di contrasto dietro le quinte, operato dalle lobbies e dai potentati economici, con la complicità di esponenti influenti dei partiti politici. Di destra e di sinistra.

L’Assedio di Antonio Lirosi ed Enrico Cinotti, Aliberti Editori

Alemanno ammiri Keynes o Sisifo?

26 Agosto 2009 Nessun commento

L’attivismo del Sindaco di Roma è fonte di continua ispirazione.

In questi torridi giorni di fine agosto constatiamo il passaggio dalle forme retoriche  all’economia keynesiana (stimolo della domanda con intervento del settore pubblico) che, tuttavia, mal applicata rischia di sconfinare nella mitologia (Mito di Sisifo).

Vediamo.

Avevamo constatato in precedenza il gusto per l’ossimoro della Giunta Capitolina nel caso dei parcheggi (“Roma riparte”) e degli alberi tagliati (“Roma rinasce”).

Ora, dopo il caso delle multe condonate, esempio di (1) spreco dei soldi dei contribuenti ai vigili che le hanno fatte le multe e (2) ingiustizia per chi le ha pagate, il Sindaco ritiene di rilanciare l’occupazione raddoppiando i finanziamenti per le affissioni.

ManifestoAbusivo

Una prima squadra affigge dei manifesti che parlano del bilancio comunale, mentre la seconda le copre in quanto abusive.

E’ un po come riparare le strade per permettere a più auto di correre in modo da rompere l’asfalto più in fretta…

…multare le bici, fermare le piste ciclabili e fare i centri commerciali e costosissimi parcheggi interrati…o, al livello del Governo centrale…

…non sciogliere il Comune di Fondi, per aprire il Vaso di Pandora del M.O.F. e andare, invece,  con elicotteri alla ricerca delle piantine coltivate in terrazzo.

Sia ben chiaro, il lavoro va rispettato, ma il rispetto deve valere per tutti.

Anche per me che vado in bici su strade pericolose. Pericolose perché invase da auto in doppia fila, poche piste ciclabili rotte e invase da auto, incroci con visibilità coperta da auto e cassonetti ecc.

Invece di affiggere manifesti, raccogliere carta, plastica di bottigliette e permettere qualsiasi scarico di voluminosi rifiuti di cantieri ed attività commerciali nei cassonetti, si faccia una campagna per la raccolta porta a porta dell’umido, aprendo dei compost di quartiere nei parchi.

Ci si eviterebbero molti rumorosissimi camion in piena notte e si libererebbero strade e piazze dagli onnipresenti cassonetti che tolgono la visuale a TUTTI gli incroci de ‘sta città.