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Archivio per la categoria ‘auto’

Le vie della seta, il muro della gomma e l’immaginazione

30 Aprile 2010 Nessun commento

Foto | Susanna Balzarro

L’articolo Le nuove vie della seta. Di ferro. di Vincenzo Comito su Sbilanciamoci parla dei progetti ferroviari tra Cina ed Europa, fornendo utili informazioni ed elementi di riflessione in merito alla drammatica situazione italiana.

Sposto, dunque, l’attenzione al livello nazionale (e locale): la cosa più temuta nel progettare i necessari ed inevitabili cambiamenti del settore dei trasporti italiano è l’occupazione nell’autotrasporto.

Come affrontare la transizione al ferro e togliere i finanziamenti ai padroncini?

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Mercato auto – Anno zero

I dati del Ministero dei Trasporti segnano un significativo aumento (+19,6%) delle immatricolazioni di auto nuove a marzo, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Anche in termini trimestrali la variazione si conferma positiva, segnando un +23,3%. Da notare che Marzo era l’ultimo mese utile per beneficiare degli incentivi governativi all’acquisto di un’auto nuova.

Guardando alla tipologia di auto acquistata, gli italiani hanno scelto in gran parte una utilitaria. Tale segmento, infatti, aumenta del 53% e rappresenta il 45% delle vendite totali. Aumenti del 10% e del 65 interessano, rispettivamente, le medie e le piccole, stabili le medie superiori, mentre calano le superiori e l’alto di gamma.

Variazione delle immatricolazioni auto per segmento (gen-mar10/gen-mar 2009) totale vendite 1° trimestre 2010 nei riquadri

Una classificazione basata sulla carrozzeria permette di cogliere le preferenze di tipo estetico tra le motivazioni di acquisto. Dal grafico che segue è possibile cogliere l’andamento trimestrale delle immatricolazioni, tenendo conto del peso di ciascuna categoria (totali al primo trimestre 2010 nei riquadri). In termini di quote di mercato, 2 auto su 3 sono berline, (con le immatricolazioni in aumento del 28%); un punto in più di quota di mercato per i crossover e le  multi spazio, mentre perdono due punti i fuoristrada . Sul fronte immatricolazioni, registriamo il forte aumento delle multispazio (+144%), dei crossover (+77%) e delle coupé (+25%); calano i fuoristrada (-4%) e le grandi monovolume (-32%).

Variazione immatricolazioni auto per tipo di carrozzeria (gen-mar10/gen-mar2009) totale vendite 1° trimestre 2010 nei riquadri

Considerando l’alimentazione (grafico seguente), notiamo la forte diminuzione della quota di mercato delle auto diesel (dal 45% al 38% del mercato) e benzina (dal 41% al 30%), mentre (quasi) quadruplica quella delle auto a GPL (dal 7% al 25% del totale). Stabile (dal 5,5 al 5,9%) la quota delle auto a metano (che pur registrano un aumento del 33% delle immatricolazioni). L’andamento delle immatricolazioni mostra un aumento sopratutto del GPL, seguite dalle elettriche e le ibride, in diminuzione (-10%) le alimentate a benzina mentre aumentano, seppur di poco le diesel (+6%). Da notare la quota marginale delle ibride (0,2%), grazie ai valori assoluti riportati nei riquadri, da cui si evince la quota di mercato totalmente insignificante delle auto a etanolo ed elettriche (40 unità vendute nel trimestre).

Variazione immatricolazioni auto per tipo di alimentazione (gen-mar10/gen-mar2009) totale vendite 1° trimestre 2010 nei riquadri


In conclusione, è doveroso segnalare che, secondo gli esperti del settore, il mercato 2010 dell’auto nuova inizia ad aprile, poiché il consuntivo dei primi tre mesi dell’anno è fuorviato dal fatto che le circa 350mila auto incentivate (con i quali si é chiuso il 2009),  per legge, potevano essere immatricolate entro il 31 marzo 2010. Presso i concessionari gli ordini sono in calo del 30%…

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Pigramente…le auto elettriche

20 Gennaio 2010 Nessun commento

La parola è l’ombra dell’azione. Democrito

Esce un report approfondito, commissionato dall’EEA, sulle possibilità di mercato dell’auto elettrica.

Seguono alcuni estratti dalle conclusioni
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Il sovraffolamento veicolare italiano, qualche numero

22 Luglio 2009 Nessun commento

Una sola cosa importa: imparare ad essere perdenti. Emile Cioran

Record di auto sulle strade, di Ronchetti e Dirani
Autopromotec: nell’area (Centro Nord) 62 vetture ogni 100 abitanti – Umbria seconda in Italia con il Lazio
Il Centro-Nord è avanti nella classifica della densità di automobili in rapporto alla popolazione (62 ogni abitanti), posizionandosi al di sopra della media nazionale (inferiore di due unità). Ma la crescita delle vetture nell’area è rimasta stabile a fronte di un aumento medio di tre auto nella Penisola dal 2008. Cresce meno della media italiana (di un punto percentuale) anche il parco circolante nelle regioni: +8% a 6,5 milioni di vetture. Lo rivela un’indagine di Autopromotec che ha elaborato i dati Istat.

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Il mio oilwatch, i sistemi di trasporto e 80 anni di auto inefficienti

18 Giugno 2009 Nessun commento

La mente dell’uomo è capace di qualsiasi cosa – poiché dentro di essa vi è ogni cosa, non solo tutto il passato , ma anche tutto il futuro. Joseph Conrad (dal sito dell’Unione Petrolifera)

Pensando al futuro, guardiamo al presente dando un’occhiata al grafico sotto….

o_b_d_18_giugno_09

Dovrei parlare di due articoli.

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I limiti del litio 02

2 Marzo 2009 2 commenti

Più di molte parole (vedi qui e qui), i limiti della tecnologia delle batterie sono spiegabili con un grafico:

toyota_density

La densità di potenza rispetto alla benzina.

Via | Toyota (pdf pag. 16)

Aggiornamento

La disponibilità del litio per le batterie dei veicoli elettrici, da Aspo Italia

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I limiti del litio

27 Febbraio 2009 Nessun commento

salar_de_uyuni

Nell’articolo Auto elettrica, da Bolloré a Mitsubishi caccia al litio boliviano, sul Corriere dell’8 febbraio, viene ricordato come la metà del minerale alla base delle batterie agli ioni di litio, si trovi nel paese andino. Più precisamente a

Salar de Uyuni, un’ oceano di cristalli di sale chiuso fra le due cordigliere andine in una remota regione a sud dell’altopiano boliviano, a 4 mila metri d’ altitudine.

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La delusione di Google sull’auto ibrida “alla spina”

26 Febbraio 2009 Nessun commento

prius_plug_in In questi giorni di crisi, anche grazie agli incentivi, il mondo dell’auto cerca di ritrovare un po di ottimismo. Tuttavia, gli scenari tecnologici possibili sono alquanto ristretti: sembra, infatti, che le ibride convertite in plug-in, aggiungendo delle batterie extra non vadano così bene…

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Parola d’ordine: Sopravvivere!

20 Gennaio 2009 1 commento

Lo stato d’animo del settore automobilistico è on-line…

La presentazione di Sergio Marchionne a Flims (Svizzera) presso la Banca AM Bellevue, del 17 gennaio 2008 (vai a La presentazione di Marchionne).

Questa generazione sarà la prima ad essere più povera della precedente.

Via | Sole 24Ore

Decrescita/crescita auto

17 Dicembre 2008 Nessun commento

Dopo Honda che lascia la Formula 1, la Suzuki lascia i Rally.

Ma Honda ha fatto una bella auto a idrogeno – la FCX Clarity e tutti i partigiani delle auto a batteria stanno a criticare (ad es. ecogeek), ma il video lo guardano.

AGGIORNAMENTO

Altro brutto colpo per “i partigiani”: mi dicono che, nel frattempo, la General Motors ha sospeso la costruzione della Volt a batterie.

Se crolla Detroit…

18 Novembre 2008 Nessun commento

Web rules ok, anche per le Big-3 dell’auto. La General Motors ha lanciato un sito, fatti e finzioni su GM, in cui intende ristabilire alcune “verità”.

In evidenza un Video-Spauracchio, in collaborazione con Ford e Chrysler, per chiedere altri 25 miliardi di finanziamento al Presidente Obama.

Le cifre dell’industria dell’auto

235.000 posti di lavoro e 775.000 pensionati;

156 miliardi l’indotto, con 610.000 operai;

14.00 concessionari, con 740.000 impiegati, per 10 miliardi di imposte;

Se l’industria dell’auto USA fallisce vengono persi 398 miliardi di $ in tre anni, di cui 156 in imposte per il governo;

Si creano 3 milioni di disoccupati nel 2009, ma un posto su 10 è collegato all’industria dell’auto = 13 milioni.

Un collasso da sicurezza nazionale!

Commento

Non va lasciata fallire, ma sono sempre più convinto che dovrebbero mettersi a fare i treni, le rotaie, i motori elettrici, le pale eoliche, i pannelli solari e le reti elettriche intelligenti. Oltre ovviamente all’idrogeno!

Il petrolio serve per fare il Gore-Tex delle giacche termiche…

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Avanti c’è posto e rimozione Miglio

11 Novembre 2008 Nessun commento

avanti

Questo sito ama il tram (così come i treni), ecco un libro che spiega come il tram salva le città

…Roma però non ce la fa proprio: hanno remato contro TUTTI (dal puzzone in poi).

Per chi temesse i 29 € del prezzo, aggiungo la bella recensione Bentornato Walter, da Eddyburg.

Sono quindi felice e triste allo stesso tempo.

Nel frattempo la rimozione di Miglio (vedi anche qui e qui) dovrebbe far scatenare il gruppo del PD in Campidoglio, ma Rutelli, capogruppo PD della Capitale, pensa alle alleanze con l’UDC, come in Trentino.

Un consiglio:

suvvia Francé, dopo 30 di politica cambiare lavoro fa bene, specie se si pensa sempre alla strategia, inseguendo i moderati e senza né idee, né ideali.

I trasporti sono i peggiori inquinatori

2 Ottobre 2008 Nessun commento

Come ho detto mille volte, sono i motori a scoppio gli zozzoni di oggi, sono tanti inefficienti, pericolosi e costosi.

Transport remains a major source of air pollutants

Road transport remains the single main source of a number of harmful pollutants, according to a recent report from the European Environment Agency. Vehicles remain the largest source of nitrogen oxides (NOx), carbon monoxide (CO) and non-methane volatile organic compounds (NMVOCs), and the second-most important source of fine particulate emissions (PM10 and PM2.5) in the EU-27.

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Categorie:auto, particolato Tag:

120gr CO2/km nel 2012 e 95gr CO2/km nel 2020

26 Settembre 2008 Nessun commento

the cat suspicious

Foto | Enzo Leprai

Il valore di un uomo si misura dalle poche cose che crea, non dai molti beni che accumula. Kahlil Gibran

Evviva!!!

Il Parlamento Europeo tiene duro. In quanto, come il gatto sospettoso della foto, non si fida delle promesse di un’industria molto più forte di lui…

Alcuni autogol e 3 reti

12 Settembre 2008 Nessun commento

L’informazione

La prima è che ieri è stato il giorno della svolta: l’Opec ha deciso a sorpresa di tagliare i “soliti” 500.000 baril al giorno. Non si è capito chi li taglierà, l’Arabia è in difficoltà a mantenere la promessa di prezzo stabilie. Ad Ovest, Venezuela e Bolivia sono ai ferri corti con gli USA, Ike si avvicina, Lehmann Bros. alla frutta, si fossero speculati addosso?

L’Italia

Da noi, cicale nazionaliste, niente: tutti in auto, tutto su camion, le discariche nuove, le scuole vecchie, il Pil Italiano allo 0%…calcio, nani, ballerine e telefonini. Le barzellette di Silvio..

Che fico!

Mi resta solo la bicicletta per fare la rivoluzione, stando anche attento a dove passo, che oramai il ciclista è di sinistra e la manovalanza-nostalgica vigila…

Back to oil…

Di solito il petrolio scende con le elezioni presidenziali. Secondo me, con l’uscita del WEO dell’IEA di novembre, che fornirà nuove e (nelle intenzioni) più accurate stime delle riserve mondiali, rileggeremo la newsletter di Agosto di Colin Campbell (ASPO Irlanda) con rinnovato interesse. Ridendo alle previsioni del ritorno del chap oil (sotto gli 80 $/bbl). Secondo me..

Intanto Richard Heinberg, in The Dress rehersal is over, ricordando che:

  • 100$/bbl è il 30% in più del prezzo medio del 2007;
  • 100$/bbl è 10 volte il prezzo di 10 anni fa;

Prevede che alla prossima crisi dell’offerta (“supply crunch”), vedremo il barile a 200, 250 o 300$ e poi, con l’inevitabile recessione, scendere a 150$/barile. Una bella sinusoide che aumenta…l’instabilità. Poi si parla di “sicurezza..puah!

Guardiamo i prezzi:

21anni di oil

e domandiamoci, con qualche calcoletto, quanto ci costa muoverci, mangiare, bere, dormire, scaldarsi. Un esempio di quanto tempo ci costa l’avevo messo quì.

Tutto quello che occorre sapere per capire la crescente fragilità del sistema economico mondiale basato sulla miope cieca fede nell’uso sempre crescente di una risorsa finita.

Ve lo dico io, no! Giorno per giorno…ora, in sintesi, si tratta credere alla politica di 3 reti.

1) Un piano nazionale per la rete ferroviaria che:

  • ripristini tutte le tratte dismesse o ridotte in frequenza, sull’esempio delle SNCF;
  • costruisca nuove ferrovie e colleghi al meglio le stazioni con i centri abitati, prevedendo l’intermodalità treno-bici;

2) Un piano nazionale (coordinamento stato-comuni-regioni) per una rete di tram nelle grandi aree urbane che, con la massima urgenza:

  • incrementi la mobilità di superficie su ferro;
  • garantisca l’accesso alle aree turistiche, produttive, residenziali e commerciali;
  • risponda concretamente alla crescente domanda di mobilità sostenibile, determinata dalla recente espansione urbana.

3) Un piano nazionale per lo sviluppo di una rete ciclabile, urbana ed extra-urbana capillare (coordinamento regioni-comuni-municipi cittadini), che:

  • abbia come obiettivo la mobilità non motorizzata come opzione sia per il tragitto casa lavoro che per il tempo libero;
  • da realizzarsi con la totale intermodalità, garantendo il trasporto biciclette gratuito ovunque sui mezzi pubblici.

Prima la sinistra lo capirà e meglio sarà.

Sui tram vedi anche Avanti c’è posto.