L’articolo intero su WardsAuto.com è a pagamento, ma la sostanza, nelle parole di Justin War è semplice: le automobili Toyota (a idrogeno e fuel cell) prodotte a partire dal 2015 avranno un costo che sorprenderà chiunque in positivo.
Il merito è delle economie di scala che i tecnici Toyota affermano essere in grado di realizzare nel prossimo quinquennio. Toyota ha iniziato il programma R&S sulle auto a fuel cell nel 1992.
Si è sempre criticato l’idrogeno perché costoso, pericoloso e inefficiente. In questo blog si risponde – per quanto possibile – colpo su colpo.
Non è costoso, non è pericoloso ed è molto efficiente, converto in una fuel cell.
Via | Hydrogen discoveries
Aderisco all’appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia Internet in Italia.
Ciao
G
L’amore è della fisica, il matrimonio è della chimica. Alexandre Dumas Jr.
Peak Oil Day
L’11 luglio 2008 il prezzo del barile di greggio ha toccato il record di $147.27 mentre lo stesso mese la produzione mondiale di greggio ha raggiunto il record di 74.8 milioni di barili al giorno. Quello che dicevamo, potrebbe essere stato un picco sia dei prezzi che delle quantità.
Imparare dalla tragedia. Una riflessione di Anna Donati sul futuro delle ferrovie italiane, da QualeEnergia (vedi anche treni)
Lunga vita ai vegetariani, da Ecoalfabeta
Da Lagash a Istambul: la lunga guerra dell’acqua, di Frank Galvagno
Una interessante:
“l’accesso all’acqua fu il motivo più importante di quelle che potrebbero essere considerate le prime guerre in senso moderno, cioè quelle che riguardarono le città-stato della civiltà sumera nella bassa Mesopotamia circa 4.500 anni fa.”
I 140 milioni di € dell’European Fuel Cells and Hydrogen Joint Technology Initiative Launches, da GCC
La distruzione del Mare di Aral, da Ecogeek:
Vauban, la città tedesca che fa a meno delle auto, da Blogeko;
Calano le emissioni dai trasporti negli USA (-5,2%), dal 1990 sono aumentate del 21% (1,1%/anno), solo nel 2001 calarono di un misero (-1,2%), da GCC;
Catalizzatore bimetallico al platino e palladio: 5 volte più efficace del platino, da The Engineer;
1.000.000 di posti di lavoro: il piano ferrovie USA potrebbe creare tanti posti di lavoro (nelle ferrovie, non nella costruzione di treni) quanto l’industria dell’auto, da Treehugger, via| The Infrastructurist;
Il bilancio di Velo-City (Bruxelles 12-15 maggio): Tajani dice 600M€ per piste ciclabili nellUE, da EcodalleCittà;
Offerta Mondiale di Petrolio, le previsioni aggiornate: il picco? Confermato a luglio 2008, da TOD
Google street view utilizza un triciclo, da ABG
Mappe dei luoghi resistenti 1 : No autostrade, no tangenziali, da Ecoalfabeta;
La morte dell’economia dell’idrogeno: Obama taglia da 200 a 70M$ il budget del programma DOE, da Technology Review…
…e la base aeronautica USA di Hickam che, invece, ci crede all’idrogeno solare!
…e ancora sull’idrogeno dai microbi, da Eurekalert.
Sull’attuale battage mediatico relativo al misticismoesoterismo da due soldi dell’ultima americanata a Roma mi sembra utile ricordare qualcosa già riportato qui 2 anni e mezzo fa a proposito del Codice da Vinci:
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Ho trovato un report interessante sulla questione delle possibilità di utilizzo del litio per rendere fattibili le auto elettriche: The Trouble with Lithium di William Tahil (pdf, pag. 14).
Con la produzione attuale di litio si può sostituire il 10% delle auto circolanti…
Ci sono 1 miliardo di veicoli a motore sulla terra, equipaggiarle tutte con una piccola batteria da 5kWh (e trasformarli in elettrici plug-in, PHEV) implica:
- usare il 24% delle riserve esistenti di Litio metallico, oppure,
- il 12% delle riserve di Nickel con batterie NaNiCl, oppure,
- il 3% delle riserve di Zinco con batterie Zinco Aria.
We can see that future mobility is likely to become much more constrained than it is today. The cost in mass production of LiIon batteries is expected to be quite high – $350/kWh. The battery alone will therefore add $2,000 to $3,000 to the cost of a car for a PHEV20.
…e riguardo alla possibilità di umpiego delle batterie per stoccare l’energia rinnovabile discontinua, si dimentica che le batterie si scaricano anche quando non sono utilizzate.
Ora gettate un occhio a The trouble with lithium 02 (pdf, pag. 58).
…oltre che a I limiti del litio 1 e 2 di qualche tempo fa.
So che è utile essere smentito, ma fa anche piacere trovare delle conferme.
In un sellino e un manubrio Pablo Picasso vedeva la testa rinsecchita d’un toro mentre il dadaista Duchamp con una ruota nuda, piazzata su uno sgabello da cucina, sfotteva l’arte e i suoi confini. I due, il francese di Rouen e il cubista malaguegno, non si potevano vedere e la borraccia, al contrario di Coppi e Bartali, non se la sarebbero mai passata. Il futurista Boccioni, nel garbuglio di leve d’una bicicletta, tra pedivelle pignoni e catene, ci spennellava il proprio amore per le macchine e la velocità. Mario Sironi la ritrovava spesso nelle sue periferie inquiete mentre gli operai e i contadini rossi di Renato Guttuso andavano ai comizi pedalando. Eugenio Bomboni in vita sua un pennello non l’ha mai toccato ma da tempo traffica tra corse spinte a rapportoni 53 per 12 o volate risolte con la «dinamite al culo dei decimi di secondo». La sua opera d’arte si chiama Gran Premio della Liberazione ed è una classica per i dilettanti di tutto il mondo.
segue su L’Unità
3 cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle i fiori, i bambini.
Dante Alighieri
Bisognerebbe che le grandi nazioni non diano il minimo credito ad una concorrenza che ci danneggia e rinuncino a moltiplicare i bisogni, la cosa richiede che dall’inizio si rifiuti di accrescere il possesso.
Gandhi
A marzo, con cadenza annuale si ripresenta la questione dell’ora legale, ne avevamo parlato nel 2007 e nel 2008.
L’ora legale fu introdotta nella prima guerra mondiale, al fine di economizzare energia, ma la prima verifica per capire se davvero l’ora legale faccia risparmiare energia venne realizzato solo nel 1970 dal Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti.
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Secondo alcuni gran parte della recessione è alle nostre spalle, secondo altri no.
Chi ha ragione?
I primi ricompreranno azioni facendo salire le borse, rappresentate, ad esempio, dal Dow-Jones, gli altri punteranno sui beni rifugio, come l’oro.
Un grafico in basso può aiutare alla scelta.
Non lasciamo che chi è senza casa butti giù la casa altrui, ma lasciamo che lavori diligentemente a costruirsene una, assicurando così l’esempio, che la propria casa, una volta costruita, non correrà i rischio della violenza. Abraham Lincoln
Gli uomini sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio. Donatien Alphonse François de Sade
Cinquecento ore l’anno in auto – Incubo al volante in città
di VINCENZO BORGOMEO
Quaranta miliardi di euro l’anno: è quanto costa agli automobilisti italiani il traffico. Il tempo perso in città, imbottigliati in macchina si paga caro secondo un’indagine dell’Aci che in quattro città campione (Roma, Milano, Torino e Genova) ha studiato a lungo i dati raccolti da vetture attrezzate con dispositivi di localizzazione GPS. Il quadro che emerge è preoccupante perché alla fine si scopre che romani e milanesi passano più di 500 ore l’anno in macchina. E che per loro lo spostamento medio, in città, dura circa 60 minuti, per la metà persi ovviamente in code e rallentamenti.
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Ho raccolto alcune riflessioni in un pdf.
Immagine | Marcel Caram