Le case automobilistiche devono ridurre le emissioni di CO2 delle auto vendute (fino a 130 grami di CO2/km nella media ponderata dei modelli venduti) entro il 2015.
Transport & Environment da 20 anni monitora i progressi fatti, denunciando i ritardi e le pressioni dell’industria nell’adempimento di tali obblighi.
Da How clean are europe’s Cars? ecco le emissioni di CO2 per casa automobilistica e le riduzioni rispetto al 2008.
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Il sito Wikileaks è presente qui
http://88.80.13.160/
I cablegates sono qui.
Se si ha un server per ospitare il “mirror” seguite le istruzioni qui.
Se a Julien Assange dovesse succedere qualcosa, salva questo file (torrent).
Dopo aver parlato delle possibilità del treno per svincolare dal petrolio l’economia (vedi anche la sezione) ecco la seconda innovazione tecnologica, sempre elettrica e su ferro: il tram. L’occasione viene fornita dalla lettura del finissimo ed appassionato contributo di Walter Tocci al volume Avanti c’è posto. Storie e progetti del trasporto pubblico a Roma, Donzelli. E’ un ode al tram, una tecnologia centenaria, che con le innovazioni conseguite può rivoluzionare il trasporto a Roma.Sono pagine bellissime, per le quali non servono commenti, per questo le riporto trascritte, salvo brevi precisazioni tra parentesi quadre. Spero vengano apprezzate.
Comprate il libro!
Aggiornamenti
Quel tram numero 8 arriverà a Termini, da Repubblica
Costruire tramvie, pagare le tasse e vivere felici, di Corrado Truffi
Una vecchia idea riprende vita in Giappone: dal 2001, un gruppo di ricerca universitario coordinato dal Prof. Hiroshi Takimoto dell’Università di Toyama sta mettendo a punto una nuova versione di microturbina a spirale per la generazione di energia elettrica. La turbina a spirale è stata inventata da un fabbro nella città di Tonami, all’inizio del XX secolo. Grazie alla sua efficienza la turbina si diffuse nel Giappone prebellico e divenne un’importante fonte di energia per la trebbiatura ed il trattamento della paglia. Le turbine ad acqua, tuttavia, diminuirono radicalmente nel dopoguerra a causa della meccanizzazione dell’agricoltura.
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Il lavoro della giovinezza fa il riposo della vecchiaia.
Proverbio greco
Ecopass Milano, trovata la soluzione – Uno sconto per i primi 100 ingressi. Chi entra nei Bastioni prima delle 7 non paga il pedaggio, da EcoidalleCittà;
War has historic links to global climate change – Lo studio di Peter Brecke of the Georgia Institute of Technology su I legami storici tra cambiamenti climatici, produzione agricola e guerre, da New Scientist, vedi anche Reuters.
Mattoni di spazzatura compressa – Il Bitublock della Scuola ingegneri di Leed, da Ecoblog
Emissioni: la maglia nera del Lazio, da QualeEnergia
L’auto da 2500 dollari di Tata sarà la più pulita, da AutoblogGreen
Honda Home Energy Station IV in Operation, La stazione di rifornimento di idrogeno per l’auto a fuel cell Clarity, da Hydrogencars; guarda i video della Honda e della Toyota.
“I would say there’s no future for the auto industry without fuel cell cars. We are making significant efforts in the development of fuel cell cars. We tried mass production three years ago of a battery vehicle, on which we made significant technological progress from a model 10 years ago. Yet that level wasn’t at all enough to realise a battery vehicle. That’s why we’re doing fuel cell.”
Takeo Fukui, President and CEO of Honda Motor Co. Ltd., at a conference on the auto industry, 23 October 2007 in Tokyo (Source: AFP)
Grandi novità per le auto a Fuel cell da Los Angeles
E’ uno scontro tra giganti: Honda, Toyota e General Motors sono in corsa per la leadership dell’auto del futuro che si annuncia elettrica e, molto probabilmente, a fuel cell ed alimentata con idrogeno.
Il 14 novembre “doveva” essere una giornata importante: si attendeva un annuncio di Toyota in merito alla politica di commercializzazione di auto a idrogeno (vedi post del 31 ottobre) oltre ai prototipi di Honda e la certa “reazione” della General Motors. Iniziamo da quest’ultima:
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Il blog Energy: Problems and Solutions ci propone una efficace controffensiva agli attacchi di Joseph Romm alla tecnologia delle celle a combustibile nelle automobili. Non sono d’accordo su tutto, vi propongo comunque la sintesi.
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Hayek non rinuncia all’idea di un’auto a fuel cell. L’inventore della Smart – in seguito “presa” dalla Mercedes – intende sviluppare una micro-car elettrica alimentata a idrogeno. La notizia apparsa su l’Hebdo del 26 agosto e ripresa dai principali media elvetici (24 min, news EPFL, Forum 100) significa una cosa molto semplice: Hayek non rinuncia alla sua visione.
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Foto da fotocommunity
L’associazione europea dei costruttori di Auto (ACEA) ha acconsentito all’applicazione della politica dell’Unione Europea per ridurre le emissioni di carbonio delle automobili. Tuttavia, il board ACEA, composto da 13 amministratori delegati CEOs, ha annunciato che l’obiettivo di 130gr CO2/km sarà raggiunto entro il 2015 e non entro il 2012, come proposto dalla Commissione Europea.
Le misure che l’ACEA progetta di adottare sulle automobili per conseguire l’obiettivo includono l’introduzione generalizzata degli indicatori del cambio, il controllo di pressione dei pneumatici, sistemi di aria condizionata efficienti e componentistica leggera.
Nel frattempo le vendite calano: – 1.6 % rispetto a maggio 2006 con “soli” 6.956 milioni di veicoli venduti.
Fonte: The engineer, Autoblog.
Su instructables troviamo un interessante sistema per farsi in casa uno scanner a 3 dimensioni. Il Milkscanner è uno strumento che permette la scansione di oggetti e crea un “tracciato di spostamento” da usare con il programma Moviesandbox o qualunque altra applicazione 3D.
Gli Ingredienti:
1 Webcam
1 Contenitore plastica
3 Latte
1 LEGO
Dal sito Moviesandbox è possibile scaricare il software per il Milkscanner che crea la mappa dell’oggetto dall’immagine della webcam.
In the longer term especially hydrogen and fuel cell engines are likely to deliver significant results. Sergio Marchionne, CEO FIAT and ACEA President, May 15 2007
Avevamo recentemente menzionato lo studio norvegese Alternative fuels and sustainable mobility: is the future road paved by biofuels, electricity or hydrogen? di Karl G. Hoyer, Erling Holden, pubblicato sull’International Journal of Alternative Propulsion
Siamo lieti di poter fornire alcuni dettagli.
L’analisi di Hoyer e Holden sui sistemi di trazione per veicoli si situa nel più ampio dibattito sullo sviluppo sostenibile nel campo dei trasporti. Gli autori, ricordando che in Norvegia la legge del raddoppio ogni 20 anni è applicabile per i consumi di energia nei trasporti, il numero di auto private ed i km percorsi, distinguono i problemi del trasporto in problemi di intensità (inquinamento locale, traffico urbano) e di volume (consumi di energia ed inquinamento regionale e globale).
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Dopo Skype, Critical Map e DC++ ecco un’altra splendida applicazione del web, sul web.
Google ha riacquistato da Trendalyzer di Stoccolma Gapminder un modo per visualizzare, 3 indicatori statistici contemporaneamente: due sugli assi ed uno grafico (sferico), nel tempo.
Il risultato è una animazione nuova di estrema sintesi e bellezza.
Provare per credere.
Il default è “Speranza di vita” in verticale, “Reddito pro capite” in ascissa, con la popolazione come l’indicatore grafico;
Vi propongo di cambiare l’indicatore grafico (la grandezza del cerchio in basso a destra) con “CO2 per capita”. Come qui.
Guardate anche Breethingearth.
Trovato su EcoGeek.
L’ottimo Professor Echos ci segnala la pubblicazione dei risultati dell’Università di Brema che lavorano sul progetto Sciamachy (Scanning Imaging Absorption Spectrometer for Atmospheric Chartography).
SCIAMACHY è uno spettrometro di formazione immagini, montato a bordo del satellite Envisat dell’ESA, per il monitoraggio delle causae dell’effetto serra. Il suo obiettivo è misurare i di gas serra nelle fascie troposferiche e stratosferiche.
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La notizia non è nuovissima, ma vale la pena di segnalarla: la Kyosemi, una azienda di Kyoto, ha sviluppato delle celle solari con GOCCE di SILICIO su vetro. Tale configurazione permette alle celle di generare efficacemente elettricità da qualsiasi angolazione solare, evitando così la necessità di costose meccaniche per la rotazione. Le gocce possono essere applicate ai vetri convenzionali, mentre lo spazio tra loro permette il passaggio della luce solare.
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