I 6 mesi che cambieranno il mondo (dell’auto)
Your reason and your passion are the rudder and the sails of your seafaring soul.
La ragione e la passione sono timone e vela della nostra anima navigante
Kahlil Gibran
Le statistiche sulle automobili sono tra le più attese e, quando escono, le guardano i politici, gli imprenditori, i benzinai e…i ciclisti!
Sono brutte (meno che per gli ultimi).
Calano le nuove immatricolazioni in Europa (sopra), calano in Italia (sotto)
e cala la Fiat (-26% il tendenziale di agosto).
E non solo perché sono finiti gli incentivi pubblici per comperarle, lo spazio per guidarle e i nostri soldi per pagarle.
Da un lato si teme che non si avranno nemmeno quelli per rifornirle di carburante, dall’altro sta morendo il credo che l’auto sia un investimento: é un settore economico gigantesco cui corrisponde un’enorme spesa per i consumatori (specialmente in città).
Qui si è già parlato del tempo perso per pagarla e per guidarla. Che la pubblicità non faccia più effetto?
Secondo gli esperti:
il 52% dei concessionari prevede ulteriori diminuzioni della domanda nei prossimi mesi […] il 2010 dovrebbe chiudersi con un calo del 12% e con un volume di immatricolazioni di 1.900.000 vetture. Si tratta di un livello decisamente basso e tale da mettere a rischio molte concessionarie che necessariamente si giocano la sopravvivenza soltanto sul mercato italiano.
Mentre secondo me si stanno sviluppando gli anticorpi del virus e un prodotto che non viene più richiesto fallisce. In Italia sta andando precisamente così:
Non sono contrario all’auto, vedo l’insostenibilità globale e il danno locale dell’uso intensivo, anche dovuto alla mancanza di alternative: treni, tram e bici.
Se in auto si andrà, meglio limitare la velocità a 40km l’ora e disegnare le corsie sulle strade. Per una guida noiosa e rassicurante…
A Marzo 2011 sapremo meglio come stanno le cose.
Approfondimento
Elementi di decrescita del settore auto (pdf 9 pag.)
Aggiornamenti
I concessionari parlano di “ecatombe” (pdf).
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di questo: http://www.jungo.it/index.php
Interessante, è un car-sharing “agile”, che implica un superamento del concetto di possesso dell’automobile che, in Italia, non facilmente realizzabile su larga scala: l’homo italicus ama la sua auto, la guarda ( e guarda invidioso quelle degli altri), la lava, la usa per fare brevi percorsi. Inoltre, gli piace anche il rumore, la sgommata ecc.
Infine, l’autostop per trasportare le merci non è applicabile vedi http://www.locchiodiromolo.it/blog/le-vie-della-seta-il-muro-della-gomma-e-limmaginazione.html
Saluti
G