Il rating di sostenibilità industriale della Banca Sarasin
La metodologia di rating della Banca Sarasin è esposta in un report chiaro. Una visone eco-compatibile del mondo da parte di chi finanzia la finanza. Ne propongo l’introduzione molto esplicita ed asciutta (traduzione personale)..
Le aziende devono oggi confrontarsi con dei rischi ambientali e sociali in grado di condizionare la loro performance commerciale di fondo. Tali rischi sono strettamente collegati con la produzione ed impiego di prodotti e servizi, quindi sono in primo luogo specifici all’industria. In secondo luogo, il nodo è come le industrie trattano questi rischi specifici. Nella sua valutazione di sostenibilità delle aziende, Sarasin combina questi due aspetti in un rating di sostenibilità bi-dimensionale che consiste in un rating industriale ed in uno aziendale. Il rating determina se una azienda sia o meno selezionabile per fondi e portafogli di investimento sostenibile di Sarasin.
Il rating industriale misura gli impatti ambientali e sociali specifici all’industria. Questo riguarda non solo gli effetti diretti della produzione di beni e servizi, ma anche l’influenza diretta della catena produttiva, dalla produzione delle materie prime ed intermedie all’uso dei prodotti. Quattro criteri principali sono applicati: consumo delle risorse (energia, acqua), emissioni (aria, acqua, rifiuti) in campo ambientale ed un conflitto potenziale interno (il luogo di lavoro) ed esterno (la società) in campo sociale.
Le industrie con rischi più alti (e dunque rating di sostenibilità inferiore alla media) includono l’industria primaria (chimica, energia, municipalizzate, produzione di metalli, mineraria, carta, cemento) dato il loro diretto e sostanziale impatto sull’ambiente; i settori con dove il consumo del prodotto ha un ampio impatto sull’ambiente (automobili, costruzioni, elettronica di consumo); i settori con un impatto ambientale e sociale diretto e significativo, collegabile con altre industrie (componenti per automobili, ingegneria meccanica, cibi, trasporti); l’industria farmaceutica dove i rischi sono principalmente nella sfera sociale. Le industrie con rischi inferiori (e, conseguentemente con rating superiori alla media) includono i settori dei servizi con impatti ambientali e sociali diretti relativamente modesti e/o collegamenti deboli con altre industrie (media, softwares, telecomunicazioni, assicurazioni), e quelle con benefici ambientali e sociali diretti (industria del rinnovabile, servizi per la salute, tecnologie ambientali, servizi idrici).
E’ proprio a causa del più alto rischio che le aziende meno sostenibili possono conquistare degli ampi benefici economici dall’impegno in pratiche sostenibili. Ad esempio, le aziende attive nell’industria primaria, intensiva in energia, possono ridurre grandemente i loro costi aumentando l’efficienza energetica. Infine, nelle industrie più critiche, le aziende con rating superiore alla media tenderanno ad avere performance di dividendi superiori alla media. Tale argomento viene confermato dai case studies dell’universo di riferimento di Sarasin e dai risultati di altri enti di ricerca.
Approfondimenti | Sarasin_Industry_Rating
ed il rapporto sull’industria tessile.