La Banca Mondiale dice: decrescita
Non c’è nulla interamente in nostro potere, se non i nostri pensieri. Cartesio
Nel 2009 il Pil mondiale diminuirà. E’ la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale. La previsione, fosca secondo quasi tutti i commenti, viene proprio dagli alfieri della crescita, la Banca Mondiale, nata per “far crescere” il mondo.
Nella nota, fatta per i Ministri delle Finanze del G20 di sabato prossimo, viene sottolineato come la crisi, originata dai titoli tossici (vedi video su Piccolo Socrate) si sta ripercuotendo drammaticmente sui paesi in via di sviluppo.
Infatti Robert Zoellick dice:
This global crisis needs a global solution and preventing an economic catastrophe in developing countries is important for global efforts to overcome this crisis. We need investments in safety nets, infrastructure, and small and medium size companies to create jobs and to avoid social and political unrest.
In inglese non esiste la parola “decrescita” e il web è pieno di “negative growth”, “shrinking GDP“, ecc…
Sarà interessante vedere i dettagli della “global solution”, utile risalire ai fondamenti della teoria della crescita e moralmente necessario – da parte delle sinistre – spingere i Governi per collegare la produzione di beni con l’esaurimento delle risorse.
» Il report WB Swimming Against The Tide: How Developing Countries Are Coping With The Global Crisis (pag 21)
Da RGE Monitor:
» Reinventing the Bretton Woods Committee (Libro! pag. 322)
»Restoring Financial Stability: How to repair a failed system (pag. 46)
» Da “qui” vedi anche Georgescu-Roegen