6 falsi miti sull’idrogeno
Il blog Energy: Problems and Solutions ci propone una efficace controffensiva agli attacchi di Joseph Romm alla tecnologia delle celle a combustibile nelle automobili. Non sono d’accordo su tutto, vi propongo comunque la sintesi.
Mito #1 – I veicoli a celle a combustibile a idrogeno sono lontani decenni perché le celle a combustibile sono 50 volte più costose del dovuto.
Realtà – se sono prodotti in serie, i veicoli a celle a combustibile a idrogeno saranno competitivi con i veicoli con motore a scoppio a benzina in tre o quattro anni.
Mito #2 – I veicoli ibridi sono efficienti quanto i veicoli a celle a combustibile
Realtà – Le celle a combustibile sono due volte più efficienti dei motori a scoppio
Mito #3 – Gli ibridi plug-in sono migliori delle automobili a celle a combustibile a idrogeno (per ragioni non esposte)
Realtà – la tecnologia ibrida plug-in può essere usata in automobili a celle a combustibile a idrogeno, in modo che tutti i benefici degli ibridi plug-in inoltre saranno realizzati in automobili a idrogeno
Mito #4 – Il combustibile idrogeno è tre volte più costoso di quanto necessario per essere competitivo
Realtà – il costo di idrogeno sarà $4 – $6 per chilogrammo, che è equivalente a benzina a $2 – $3 per il gallone, dovuto alla superiore efficienza delle celle a combustibile
Mito #5 – Produrre l’idrogeno per uso nelle automobili non è un buon uso di energia rinnovabile
Realtà – Esiste abbastanza energia rinnovabile per produrre sia l’elettricità per le case ed esercizi commerciali che idrogeno per le automobili
Mito #6 – L’alto costo di costruzione dell’infrastruttura per l’idrogeno non dovrebbe essere pagato
Realtà – Il costo di sviluppo dell’infrastruttura dell’idrogeno sarà alto, ma comunque molto meno costoso di quello che dovrà essere pagato se manteniamo l’infrastruttura attuale.
Per il seguito vedi qui.
Non voglio entrare nel merito dei singoli punti, ma il 5? ? semplicemente ridicolo. Nell’articolo originale si riportano valori teorici per l’energia fotovoltaica ed eolica senza porsi minimamente il problema se riusciremo mai a sfruttarne anche solo un 10%, altro che idrogeno!
Rimango dell’idea che promuovere una mobilit? individuale basata sull’idrogeno sia inutile e dannoso; inutile perch? il mezzo privato ? un bene al quale dovremo comunque rinunciare in un futuro non troppo remoto, e dannoso perch? alimenta un modello BAU che sta gi? iniziando a sfaldarsi e che oggettivamente non pu? continuare.
L’idrogeno potrebbe invece dimostrarsi una scelta competitiva per lo stoccaggio di energia in ambito civile e industriale in installazioni fisse, e per questo non sarebbero nemmeno necessari finanziamenti miliardari per ricerche: abbiamo gi? tutti i pezzi pronti, basta collegarli gli uni agli altri.
Nell’articolo originale il punto #5 viene dettagliato.
Sono assolutamente daccordo che il mezzo privato sia da cambiare a fondo (personalmente vado in bici e Fiat 500), infatti credo che idrogeno e fuel cell aiutano tale cambiamento.
L’idrogeno per le auto a fuel cell ora viene pubblicizzato per le auto attuali (“non vogliamo scontentare gli automobilisti”) belle grosse e pesanti, da 100kW, ma – ne sono sicuro – sar? pi? caro e questo provocher? un cambiamento dei gusti e dei consumi. Inoltre ? probabile lo sviluppo e l’uso di nuovi mezzi di locomozione per una mobilit? diversa, elettrica e leggera, come biciclette, segway, miniauto e furgoncini per le merci e chiss? cos’altro.
H2 ? certamente una scelta per lo stoccaggio, ma il valore aggiunto lo acquisisce per muoversi silenziosi a 30 kmh nelle citt? d’arte, ridivenute giardini…
“Il turista cinese sar? il nostro petrolio”