La manovra salva-Italia in dettaglio: il costo dei carburanti
Foto| Toni Kaplan
La dove è il pericolo è anche la salvezza. Friedrich Hölderlin
La manovra “salva-Italia” dell’esecutivo Monti presentata oggi credo sia quanto di meglio si potesse concepire, con Parlamento, situazione economica e tempistica attuali. O quasi. Vediamo brevemente perché.
Si introduce, di fatto, una patrimoniale che mira a barche, auto di grossa cilindrata, ecc. Si tassano le rendite finanziarie con l’imposta di bollo; si rivalutano le rendite catastali – di fatto un valore ridicolo – che chiunque abbia venduto o acquistato casa sa infinitamente minore del reale. (Perche?)
Non la si chiama Ici, ma l’Imu è pensata a tutto vantaggio delle finanze locali.
Si poteva mettere a 500€ la soglia per le transazioni, si potevano abbattere le pensioni milionarie e gli stipendi d’oro dei manager pubblici, certo. Ma queste non sono “manovre”, si chiamano leggi di equità. Prima l’essenziale.
Non entro nel merito delle pensioni, ma rivalutare quelle fino a 960€ salva molti dall’indigenza.
Si dichiara guerra all’evasione: è esattamente quello che serve per iniziare ad ELIMINARE quel 20/30% di PIL in nero!
Vediamo ora cosa succede a gennaio ai prezzi di benzina, diesel e GPL con gli aumenti di accisa ed Iva; fatta l’ipotesi che i prezzi a monte di tasse ed accise rimangano sui valori del 28 novembre scorso (0.69, 0.78 e 0.474 €/lt.).
La benzina
Benzina e Diesel a 1,7€/litro.
Ricordate Professori,
le ciclabili, i tram e i treni salvano l’Italia che si muove (molto male oggi vedi specie pagina 25).
Approfondimenti
La tecnocrazia e il valore energetico delle merci, di Giorgio Nebbia
Perche la crescita economica è così popolare, di Ugo Bardi