Le auto a idrogeno bloccate dai costi – L’accusa
Sia i politici che gli scienziati vedono nell’idrogeno (e celle a combustibile o fuel cell) il futuro delle auto e, con il petrolio a 100 $ al barile la gente si chiede: “Dove sono queste auto?”
Le fuel cell esistenti sono impiegate in carrelli elevatori o sistemi di aria condizionata; sebbene tutte la compagnie automobilistiche abbiano dei progetti di auto a idrogeno, si trovano tutte allo stadio di prova o sviluppo.
Produrre una fuel cell richiede oggi molto lavoro da manodopera qualificata essendo assemblate da ingegneri chimici. Il contenuto di platino poi alza ulteriormente i costi. Plunkett Research di Houston stima che una fuel cell da 200 cavalli costi 75.000 US$.
Riguardo al carburante idrogeno c’? il vecchio dilemma “prima l’uovo o la gallina?” , traducibile in “Viene prima l’infrastruttura di distribuzione o l’automobile?”.
I consumatori devono anche smettere di aver paura dell’idrogeno.
Tom Fueller spezza una lancia: “Ci sono delle idee sbagliate sull’idrogeno, che non ? un carburante pi? pericoloso della benzina o di un grosso rack di batterie al litio; in caso di perdite, essendo pi? leggero dell’aria, si diffonde nell’atmosfera”.
Quest’estate Honda offrir? delle FCX Clarity in leasing in California (vedi), a 600$ al mese, ma senza coprire i costi. Il portavoce della Honda, Todd Mittleman, dichiara che le auto a fuel cell sono la soluzione finale (“ultimate solution”) e saranno pronte solo tra molti anni.
Altri imprenditori cercano invece di sviluppare prodotti diversi dalle auto, quali batterie per cellulari, computer, giocattoli etc. anche via connessione USB.
Wankewycz di Horizon Fuel Cells ritiene che, nonostante l’effetto moda per prodotti “verdi” i consumatori siamo molto influenzati dal prezzo dei beni e questo relega le applicazioni dell’idrogeno a piccole nicchie di mercato.
The fashion is a good thing for us, but if you can’t meet the core metrics of cost and performance, you can’t have a sustainable business[…] What I’m doing is making my mountain smaller by starting with the simplest and the smallest things I can, instead of promising something to the world in three years, I’m putting products there now.
Via Washington Post, Kara Rowland:
Visto che mi sembri una persona degna di nota per quanto riguarda l’impegno nell’ecologia, vorrei farti notare che l’idrogeno potrebbe essere non cos? conveniente come lo ritieni, e che in particolare nel confronto con l’automobile elettrica risulta notevolmente pi? costoso nonch? inefficiente dal punto di vista dell’EROEI.
Per approfondire:
http://aspoitalia.blogspot.com/2007/08/ma-quando-arriva-questo-idrogeno.html#links
http://aspoitalia.blogspot.com/2007/07/idrogeno-energia-del-futuro.html#links
http://aspoitalia.blogspot.com/search?q=idrogeno
Spero che anche tu convenga con me che, stanti le affermazioni sull’enorme dispendio di materali rari (platino), energia (per l’inefficienza di dover prima ricavare l’idrogeno tramite elettrolisi e poi “bruciarlo” dentro una fuel cell E per l’infrastruttura, che esiste gi? per l’elettricit?) e sul fatto che nel futuro l’energia sar? sempre pi? scarsa, non ? il caso di andarla a buttare in automobili ad idrogeno che sprecano l’80% dell’energia fornita loro.
Marco
Ti ringrazio di ritenermi “degno di nota”. ma ti consiglio di andarti a leggere altri articoli scritti qui su EROEI, platino, sistemi automotive ed infrastruttura. Ho anche risposto ad ASPO, perch? affermare che l’idrogeno ? Nemico delle rinnovabili ? un’eresia grande come una casa (vedi “colpo su colpo”).
Non c’? bisogno di ricordare sempre (e solo) che non ? una fonte, va prodotto, si perde energia bla bla tra 10 anni per smuovere, persone, cose e terra agricola serviranno gambe, motori a scoppio, batterie e fuel cell, chi potr? permettersi il meglio, meglio per lui. Tu credi agli ioni di litio? Benissimo. Auguri. Vatti a rivedere densit? e tempo di ricarica. Ricaricheremo l’auto di notte nel garage di casa? Casa lavoro come adesso? Allright.
C’? chi crede all’auto come buffer in un sistema elettrico rinnovabile e chi agli elettrolizzatori. E’ la democrazia…