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Nessun vincitore nella corsa per salvare il pianeta

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Fonte: George Sumner

Se la protezione dai cambiamenti climatici fosse una disciplina olimpica, nessun paese conquisterebbe una medaglia “, dichiara Matthias Duwe, direttore di Climate Action Europe. Sulla base del risultato del Climate Performance Index 2007 (CCPI07) dei principali paesi, gli sforzi attuali per arrestare il cambiamento climatico sono insufficienti. Tuttavia, i sette paesi europei, Svezia in primis, che compongono la TOP10 con tre paesi in rapida industrializzazione (Argentina, Brasile, India), costituiscono un potenziale significativo per una nuova coalizione progressista in tema di cambiamenti climatici. Altri paesi quali il Sudafrica e la Cina, che hanno alte emissioni, ma si piazzano bene per la politica sul clima, potrebbero sostenere la coalizione progressista.

I grandi inquinatori, fra i 56 paesi che formano il CCPI, non fanno progressi ma addirittura regrediscono, mentre i paesi in cima alla classifica progrediscono ma lentamente. Il Regno Unito e la Germania, ad esempio, al 2 e 5 posto, devono comunque migliorare in determinati ambiti. Per la vasta gamma di fattori considerati, l’indice permette anche una valutazione dell’efficacia delle politiche per la protezione del clima – come la promozione di energia rinnovabile ed il commercio delle emissioni. Christoph Bals, direttore politico di Germanwatch, precisa che l’indice pu? evidenziare i cambiamenti nella politica. “se gli U.S.A., attualmente fra i cinque ultimi, volessero iniziare una politica internazionale progressista sul clima come il Regno Unito, salirerebbero di oltre 30 posizioni”.

La metodologia, sviluppata da Jan Burck ed altri esperti di Germanwatch, ? volta ad aumentare la trasparenza nella politica internazionale sul clima. L’indice confronta gli sforzi di protezione del clima di 56 paesi industrializzati ed in via d’industrializzazione, che compongono insieme pi? del 90% delle emissioni globali di anidride carbonica. Il CCPI ? stato pubblicato per la prima volta all’inizio di 2006 e una versione aggiornata con gli ultimi dati e comprensioni sta presentanda al Summit sul clima di Nairobi, Kenia. Recentemente, il suo uso per la valutazioni dei paesi nei mercati finanziari ? stato accolto dell’agenzia di valutazione tedesca OEKOM Research di Monaco di Baviera. Il Climate Change Performance Index permette un confronto certo ed affidabile fra i paesi, perch? guarda non soltanto i volumi dell’emissione di dato paese, ma le tendenze di analisi nell’emissione, includendo perfino una valutazione delle politiche di clima sia al livello nazionale che internazionale. L’indice ? basato sulle banche dati dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) e da un’indagine qualitativa fra esperti nazionali che hanno fornito valutazioni politiche dettagliate.

Da German Watch

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