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Posts Tagged ‘auto’

Petrolio a 60 dollari

20 Maggio 2009 Nessun commento

petrolio_20maggio09Fonte: Bloomberg

Dopo “l’emorragia” dell’anno scorso che, secondo noi, è tra le cause della crisi finanziaria, arriva il “salasso” di un dolce e continuo rialzo. Il barile infatti sta riprendendo a crescere (vedi sotto), nonostante i PIL siano in calo generalizzato.

Questo fenomeno, in un momento di economia genuflessa ad invocare “Crescita!” rischia di essere non un ma il fattore che lo impedisce.

petrolio20maggio09_bis

Petrolio ed auto vanno assieme: la seconda industria perde 41 miliardi nel 2008; ma ci sono le

Buone notizie

Meno male che arriva lo scooter ibrido e – soprattutto – che l’auto a idrogeno Honda la farà, lo dice il vecchio Takeo.

Ricordate una data 2014 (o 2015).

Notizie 18 maggio 2009

18 Maggio 2009 Nessun commento
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I limiti del litio 3

6 Maggio 2009 1 commento

Ho trovato un report interessante sulla questione delle possibilità di utilizzo del litio per rendere fattibili le auto elettriche: The Trouble with Lithium di William Tahil (pdf, pag. 14).

Con la produzione attuale di litio si può sostituire il 10% delle auto circolanti…

Ci sono 1 miliardo di veicoli a motore sulla terra, equipaggiarle tutte con una piccola batteria da 5kWh (e trasformarli in elettrici plug-in, PHEV) implica:

  • usare il 24% delle riserve esistenti di Litio metallico, oppure,
  • il 12% delle riserve di Nickel con batterie NaNiCl, oppure,
  • il 3% delle riserve di Zinco con batterie Zinco Aria.

We can see that future mobility is likely to become much more constrained than it is today. The cost in mass production of LiIon batteries is expected to be quite high – $350/kWh. The battery alone will therefore add $2,000 to $3,000 to the cost of a car for a PHEV20.

…e riguardo alla possibilità di umpiego delle batterie per stoccare l’energia rinnovabile discontinua, si dimentica che le batterie si scaricano anche quando non sono utilizzate.

Ora gettate un occhio a The trouble with lithium 02 (pdf, pag. 58).

…oltre che a I limiti del litio 1 e 2 di qualche tempo fa.

So che è utile essere smentito, ma fa anche piacere trovare delle conferme.

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500 ore l’anno in auto

Non lasciamo che chi è senza casa butti giù la casa altrui, ma lasciamo che lavori diligentemente a costruirsene una, assicurando così l’esempio, che la propria casa, una volta costruita, non correrà i rischio della violenza. Abraham Lincoln

Gli uomini sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio. Donatien Alphonse François de Sade

andy-goldsworthy-21

Cinquecento ore l’anno in auto – Incubo al volante in città

di VINCENZO BORGOMEO

Quaranta miliardi di euro l’anno: è quanto costa agli automobilisti italiani il traffico. Il tempo perso in città, imbottigliati in macchina si paga caro secondo un’indagine dell’Aci che in quattro città campione (Roma, Milano, Torino e Genova) ha studiato a lungo i dati raccolti da vetture attrezzate con dispositivi di localizzazione GPS. Il quadro che emerge è preoccupante perché alla fine si scopre che romani e milanesi passano più di 500 ore l’anno in macchina. E che per loro lo spostamento medio, in città, dura circa 60 minuti, per la metà persi ovviamente in code e rallentamenti.

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I limiti del litio 02

2 Marzo 2009 2 commenti

Più di molte parole (vedi qui e qui), i limiti della tecnologia delle batterie sono spiegabili con un grafico:

toyota_density

La densità di potenza rispetto alla benzina.

Via | Toyota (pdf pag. 16)

Aggiornamento

La disponibilità del litio per le batterie dei veicoli elettrici, da Aspo Italia

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I limiti del litio

27 Febbraio 2009 Nessun commento

salar_de_uyuni

Nell’articolo Auto elettrica, da Bolloré a Mitsubishi caccia al litio boliviano, sul Corriere dell’8 febbraio, viene ricordato come la metà del minerale alla base delle batterie agli ioni di litio, si trovi nel paese andino. Più precisamente a

Salar de Uyuni, un’ oceano di cristalli di sale chiuso fra le due cordigliere andine in una remota regione a sud dell’altopiano boliviano, a 4 mila metri d’ altitudine.

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La delusione di Google sull’auto ibrida “alla spina”

26 Febbraio 2009 Nessun commento

prius_plug_in In questi giorni di crisi, anche grazie agli incentivi, il mondo dell’auto cerca di ritrovare un po di ottimismo. Tuttavia, gli scenari tecnologici possibili sono alquanto ristretti: sembra, infatti, che le ibride convertite in plug-in, aggiungendo delle batterie extra non vadano così bene…

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Decrescita/crescita auto

17 Dicembre 2008 Nessun commento

Dopo Honda che lascia la Formula 1, la Suzuki lascia i Rally.

Ma Honda ha fatto una bella auto a idrogeno – la FCX Clarity e tutti i partigiani delle auto a batteria stanno a criticare (ad es. ecogeek), ma il video lo guardano.

AGGIORNAMENTO

Altro brutto colpo per “i partigiani”: mi dicono che, nel frattempo, la General Motors ha sospeso la costruzione della Volt a batterie.

Notizie 27 novembre 2008

27 Novembre 2008 Nessun commento

GM_hydrogen4

Auto ecologiche: la HydroGen4 di General Motors (300 km di autonomia) pronta per i test su strada;

Il piano europeo per la crisi e gli aiuti all’industria automobilistica;

L’esercito USA è favorevole all’idrogeno;

generatore universale

Il generatore universale di Chris Natt si attacca ai mulini, alle bici, ai carretti ecc…

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Se crolla Detroit…

18 Novembre 2008 Nessun commento

Web rules ok, anche per le Big-3 dell’auto. La General Motors ha lanciato un sito, fatti e finzioni su GM, in cui intende ristabilire alcune “verità”.

In evidenza un Video-Spauracchio, in collaborazione con Ford e Chrysler, per chiedere altri 25 miliardi di finanziamento al Presidente Obama.

Le cifre dell’industria dell’auto

235.000 posti di lavoro e 775.000 pensionati;

156 miliardi l’indotto, con 610.000 operai;

14.00 concessionari, con 740.000 impiegati, per 10 miliardi di imposte;

Se l’industria dell’auto USA fallisce vengono persi 398 miliardi di $ in tre anni, di cui 156 in imposte per il governo;

Si creano 3 milioni di disoccupati nel 2009, ma un posto su 10 è collegato all’industria dell’auto = 13 milioni.

Un collasso da sicurezza nazionale!

Commento

Non va lasciata fallire, ma sono sempre più convinto che dovrebbero mettersi a fare i treni, le rotaie, i motori elettrici, le pale eoliche, i pannelli solari e le reti elettriche intelligenti. Oltre ovviamente all’idrogeno!

Il petrolio serve per fare il Gore-Tex delle giacche termiche…

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Indovinello: gli attici

7 Novembre 2008 2 commenti

lines

Foto | Archanjel

Indovinello

100 anni fa gli attici non erano il piano più ambito nei palazzi, non solo perché non c’erano gli ascensori. Qual’è l’altro motivo?

In un futuro prossimo, andremo di più in bicicletta e cammineremo di più, useremo il trasporto pubblico, ridurremo le vacanze all’altro capo del mondo ed il nostro trasporto sarà alimentato dai biocombustibili sostenibili e dall’elettricità. Il settore dei trasporti sta cambiando davanti ai nostri occhi e dimostra l’opportunità per ridurre la domanda di energia e cambiare l’offerta, se ci proviamo. Per esempio, le aziende automobilistiche stanno scommettendo sull’elettricità istallando le stazioni di ricarica in Israele e Giappone, mentre il trasporto pubblico sta aumentando la capacità per far fronte alla crescente domanda. Peakoil Taskforce (Autori di The Oil Crunch).

The Oil Crunch, mette ben in chiaro che il problema non è il riscaldamento globale, ma l’esaurimento delle risorse. Tutto l’amba aradan sul contenimento delle emissioni con meccanismi di mercato hanno prodotto il crollo dei certificati di emissioni (il prezzo di emettere), mentre si investono fior di miliardi per la ricerca sullo stoccaggio della CO2…

Partendo dalla prospettiva dell’esaurimento, si valuta con la giusta cautela il petrolio restante e cambia completamente l’agenda ed il ruolo dei governi nei confronti dei petrolieri, dell’industria automobilistica e dell’energia.

Mettere il picco del petrolio davanti al riscaldamento globale potrebbe divenire un marchio di fabbrica, distintivo dell’approccio bioeconomico ai problemi del prossimo futuro.

  • Risposta indovinello: Perché c’erano i camini.

120gr CO2/km nel 2012 e 95gr CO2/km nel 2020

26 Settembre 2008 Nessun commento

the cat suspicious

Foto | Enzo Leprai

Il valore di un uomo si misura dalle poche cose che crea, non dai molti beni che accumula. Kahlil Gibran

Evviva!!!

Il Parlamento Europeo tiene duro. In quanto, come il gatto sospettoso della foto, non si fida delle promesse di un’industria molto più forte di lui…

Le notizie del lunedi: dall’Europa più ferrovie e idrogeno

8 Settembre 2008 Nessun commento

Due buone notizie per iniziare la settimana

1) Una risoluzione del Parlamento Europeo chiede alla Commissione Europea di stanziare il 40% dei fondi trasporti al trasporto ferroviario delle merci.
Via GreenCarCongress, European Parliament;

2) La Commissione ed il Parlamento Europeo decidono di semplificare la procedura per la circolazione delle auto a idrogeno sulle strade. Secondo uno studio, infatti, la procedura semplificata porterebbe ad un risparmio 124 milioni di Euro in costi di procedure di approvazione per le case automobilistiche nel periodo 2017-2025. Via Europa e The Engineer.

Infine, ecco l’ANTI-PRIUS della Honda, basato sulla Clarity…

2 conti della serva: quanto costa l’auto (in tempo)

24 Luglio 2008 2 commenti

Reflection

Foto da Snezana

Se passiamo 65 minuti al giorno in auto (Vedi Isfort) e paghiamo 100? 200? 400? € al mese, per averla ed usarla, mettendo dentro benzina, assicurazione, riparazioni, multe e, volendo esagerare essere precisi, usura meccanica (sua [dell’auto] e nostra [schiena]), usura psichica (nostra) ecc;

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Gli inquinamenti sconosciuti che L’OdR vuol far vedere

8 Luglio 2008 1 commento

I think I can

Foto da Fotocommunity

Tra i criteri primari di scelta delle notizie da dare, mi è sempre piaciuto parlare di quei fenomeni che sono meno conosciuti o vengono meglio nascosti, magari perché difficilmente misurabili.

Esempi sono l’inquinamento generato dallo sbriciolamento dei pneumatici, ed i danni delle particelle ultrafini (sotto il micron). Altrove si è parlato della necessità di cambiare le macchine (e gli standard) di misurazione, al fine di andare nel più piccolo, dato che le piccole particelle entrano a danneggiare la cellula, ma anche un posto privilegiato spetta anche all’inquinamento acustico, che, oggi si sa, fa dei danni mostruosi!

Troviamo dunque di particolare interesse, la ricerca che tratta delle emissioni nascoste delle marmitte catalitiche (fonte: DG Environment UE): le emissioni delle auto, infatti, dipenderebbero in gran parte dallo stile di guida e dalla performance della marmitta. Un fatto importante che non viene considerato nella determinazione dei limiti di emissioni della legislazione europea.

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