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Posts Tagged ‘auto’

The Borough of Richmond upon Thames says: Carbon Tax sul Parcheggio

31 Gennaio 2007 Nessun commento

CO2EmissionParkCharge

Il municipio di Richmond a Londra ha deciso di sperimentare le tariffe dei parcheggi in funzione delle emissioni del veicolo espresse in grammi di CO2 al chilometro. La decisione è stata presa in seguito ad un dettagliato rapporto, peraltro apprezzato dal Sindaco di Londra Ken Livingstone.

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Euro 5 – Sul Concetto di Valore dell’Automobile

18 Gennaio 2007 Nessun commento

bicycle_lane

Foto da Fotocommunity

Con i nuovi limiti alle emissioni le critiche fioccano.

L’accusa dei bloggers è di obbligare gli automobilisti ad acquistare auto sempre più pulite, una sorta di “keynesianesimo” imposto, tutto a vantaggio di costruttori e concessionari; mi ricorda le ragioni dello sciopero dei benzinai che, in questi questi stessi giorni, accusano il governo di voler avvantaggiare la grande distribuzione con la liberalizzazione dei punti vendita…

Le auto rappresentano la contraddizione regina del mondo d’oggi: da un punto di vista “bioeconomico” non si dovrebbero rottamare, ma riparare e migliorare cambiando carburante, combustione, catalizzatore ecc. I problemi di riscaldamento globale legati all’efficienza e, soprattutto, dell’inquinamento locale spingono invece per motori nuovi, con un evidente spreco di energia e materiali.

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Le pubblicità diseducative di Sky

14 Gennaio 2007 Nessun commento

suvribaltato

Ieri, andando da un amico per vedere una partita (persa dal Torino contro l’Inter), non ho potuto fare a meno di notare che su Sky le pubblicità sono diverse. Non conosco quelle sulle reti Mediaset, ma sul canale di Murdoch le industrie propongono altri clip rispetto alla Rai.

Sul canale sportivo, ad esempio, le pubblicità di un noto fuoristrada, o SUV, sono altamente diseducative: l’auto corre sgommando su spiagge, campi, sentieri rocciosi, diventa un serpente e alla fine torna sgommando sulla strada. In breve si vuole dare un sentimento di onnipotenza ed aggressività, non di libertà, e questo è un male.

Non si tratta di entrare nella polemica sull’efficienza, l’inquinamento e la tassazione dei fuoristrada, qui si stigmatizza il modello proposto dall’industria automobilistica. In un paese con tassi di incidentalità tra i più alti al mondo credo sia giusto intervenire.
Ecco un dossier di Legambiente.

Polveri Sottili? Roba “naturale”..

10 Gennaio 2007 Nessun commento

citymobility

Foto da Fotocommunity

RomaOne ci da una chicca di negazioqualunquismo, intervistando il direttore tecnico di Arpa Lazio Roberto Sozzi che, in qualità di esperto, spiega come non sia affatto probabile che il particolato atmosferico sia colpa delle auto. Strategicomunicativamente, il tema è caldo essendo entrata in vigore una normativa più stringente in termini di emissioni per centro storico ed anello ferroviario a Roma, che limita fortemente l’uso dei motorini più vecchi.

Il discorso dell’esperto sembra un misto di rassegnazione e qualunquismo opaco sul tema.

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40 kmh

1 Dicembre 2006 Nessun commento

SanPietro

Foto da Photocommunity

Faccio una proposta semplice : limitare a 40 kmh il limite di velocità in città.

Da questo limite sono esentati i mezzi di soccorso e sicurezza, quando soccorrono e rassicurano e le strade adatte allo scorrimento veloce per le quali il limite può essere 60 kmh.

Perché?

La proposta si basa sulla consapevolezza che il limite VIENE superato, tuttavia oltre i +20 kmh la multa comincia a diventare salatissima, e infatti 60 kmh è il limite che non dovrebbe MAI venire superato in ambito urbano, come – ad esempio – l’anello ferroviario di Roma, chi lo fa è un pirata deve essere punito; questo è il primo punto (il bastone). Vedi statistiche.

Il secondo (carota?) punta sulla persuasione: 40 kmh è una velocità di crociera “moscia” ma non assurdamente lenta; a questa velocità il minor rumore, il contatto con la realtà esterna all’abitacolo possono gradualmente far capire che in città CONVIENE una guida fluida e assolutamente non sportiva.

Ho scoperto che anche Illich proponeva 40 kmh!!

Ovviamente la proposta andrebbe inserita in un progetto più ampio di disegno degli spazi per le corsie delle auto volto all’ABROGAZIONE DI SLARGHI CHE INCORAGGIANO ACCELERAZIONI PAZZESCHE E VELOCITA’ ASSASSINE IN CENTRO.

AUGH !

Rating di sostenibilità nel rapporto del Roberts Environmental Center

30 Novembre 2006 Nessun commento

Segnalo un bel rapporto prodotto dal Roberts Environmental Center del Claremont McKenna College con i rating di sostenibilità dell’industria automobilistica e della componentistica. Il rapporto è qui.

La Mobilità in un mondo piatto (Parte 3)

28 Novembre 2006 Nessun commento

I profili CO2 dei costruttori nel rating di rischio extra-finanziario

Le emissioni di CO2 sono incluse come criterio specifico del settore nella valutazione di rischio extra-finanziario. Gli obiettivi e le strategie dei costruttori per il taglio delle emissioni dei loro veicoli sono esaminati in questa sezione. Inoltre, le emissioni medie dell’intera flotta, ponderati per il numero dei singoli modelli, sono presi in considerazione per il rating.

caremissprofile02

Fonte: WestLB

Un perché l’Occhio di Romolo

6 Ottobre 2006 Nessun commento

E’ inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è tra queste specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati. Italo Calvino, Le città invisibili

Si scherza, si soffre, in questa città, dove si fugge in campagna così:

GSA_Caffarella

Il parcheggio come omeopatia urbana

La motorizzazione ha modificato il paesaggio e la forma stessa della città. L’automobile produce, difatti, un effetto di diradamento. Prima la città era più compatta, circoscritta da mura, continua nella sua forma estesa, concentrata. L’auto ha determinato un curioso fenomeno, per il quale le città si è allungata come un elastico sempre più teso ed è debordata nell’hinterland, generando una rete senza limiti di ambiti urbani, un agglomerato di monadi urbanistiche, diradate e a bassa densità. Si potrebbe forse dire che l’automobile è il mezzo che porta all’esaurimento del concetto stesso di città perché la allunga, la dirada, ne cancella i limiti fisici, la trasforma in un flusso a bassa densità senza soluzione di continuità.

L’automobile, tuttavia, non si è limitata ad “allungare” la città. Ne ha modificato i caratteri fondamentali, tipici, più essenziali. I luoghi che rappresentano per antonomasia la cultura urbana sono devastati dall’automobile. Le strade sono divenute assi di scorrimento veicolare, non più luoghi di relazione; la piazza non esiste più, perchè si è trasformata in un garage a cielo aperto; il cortile sotto casa, dove i bambini giocavano anche; la città antica aveva una porta, un luogo di delimitazione delle mura, dove accedeva lo straniero, un luogo di commercio, di scambio e di informazione. Oggi la porta non c’è più, e a Roma non sappiamo più quando si arrivi davvero in città: industrie, borgate, brandelli di quartieri, abusivismo diffuso. I caratteri genetici della città sono scomparsi sotto i colpi dell’automobile, entrata in campo in maniera devastante. Le vetture anche da ferme (soprattutto da ferme?) cambiano in ogni caso i connotati urbani.

Valter Tocci, Per un Progetto Urbano, Comune di Roma