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La campagna unisce, la fabbrica divide.
Ermanno Olmi
Moni Ovadia; (a proposito di “Resistenza”, vedi Senza Tregua – L’intervista a Giovanni Pesce, qui)
La campagna unisce, la fabbrica divide.
Ermanno Olmi
Moni Ovadia; (a proposito di “Resistenza”, vedi Senza Tregua – L’intervista a Giovanni Pesce, qui)
Foto da fotocommunity
Riportiamo l’interessante recensione del libro di Giancarlo Bosetti, Spin, trucchi e tele-imbrogli della politica, Marsilio, Venezia, pagg. 220, €13,00. Da Il Sole 24Ore del 27 maggio 07.
Mancini tiri ad effetto di Vittorio da Rold
Come mai George W. Bush, Dick Cheney e i repubblicani hanno vinto le elezioni presidenziali del novembre 2004 quando i risultati della loro azione politica, soprattutto in politica estera, erano già evidentemente fallimentari? Come ha fatto il premier Silvio Berlusconi a pareggiare “o quasi vincere” le elezioni politiche italiane nell’aprile 2006 con “consensi sepolti ormai da un pezzo”?
Da questa semplice domanda Giancarlo Bosetti, direttore di “Reset”, prende le mosse per descrivere i trucchi (o l’arte, a seconda dei punti di vista) che hanno permesso a Bush, Blair e Berlusconi di sopravvivere ai loro fallimenti e restare in sella oltre quanto fosse possibile immaginare secondo le regole tradizionali delle democrazie rappresentative.