Lo studio che ammazza i biofuels e la Commissione Europea denunciata
La Commissione Europea ha commissionato uno studio sull’impatto della produzione diffusa dei biocarburanti nel continente. Lo studio è finito ma non viene presentato, né rilasciato.
Voci di Bruxelles dicono che i risultati, in termini di impatto ambientale sono talmente negativi che la loro diffusione genererebbe un movimento di opposizione da azzerarne la produzione.
Si tratta dell’impatto indiretto del cambiamento di uso dei terreni (boschi per compensare la produzione aggiuntiva) e le relative conseguenze, sociali, umane ecc. derivante dalla messa in coltura di migliaia di ettari di terra fertile per produrre carburanti. Con agricoltura meccanizzata, fertilizzata e pesticizzata.
Per calmierare il prezzo del petrolio.
Si creano valide molecole alimentari (complesse) per poi ossidarle, bruciandole in un motore.
L’incubo di qualunque chimico con un minimo di etica.
Transport and Evironment, ClientEarth ed altre ONG non sono d’accordo per niente e hanno fatto causa alla Commissione. In nome del diritto all’informazione.
The papers released so far give the strong impression that the Commission is preparing to present the studies’ findings in a way that supports previously taken decisions, rather than assessing the real implications of these decisions and correcting them..
L’UE ha l’obiettivo di arrivare al 10% dei carburanti per i trasporti da fonti rinnovabili entro il 2020, per questo stanzia 3 miliardi di € in sussidi per i biocarburanti.
Dallo studio UE (intravisto dalle ONG) emergerebbe che saranno necessari 5,2 milioni di ettari aggiuntivi per produrre i litri di biofuels necessari.
Un approfondimento è il report Biofuels – Handle with care (pdf 40 pagg).
AGGIORNAMENTO
Un effetto è stato ottenuto: ecco lo studio rilasciato dalla CE: Global Trade and Environmental Impact Study of the EU Biofuels Mandate (pdf pag 125).
Una buona notizia
Stoccare l’idrogeno nei gusci dei granchi e nelle piume di pollo;