Il Lupo e la Fao
La chiusura del vertice Fao, oltre a sollevare i romani che passano in auto e moto dalle parti delle terme di Caracalla, non ha prodotto dei risultati positivi, né sul fronte della distribuzione del cibo per chi muore di fame, né su quello della produzione di biocarburanti,
Una prova “macro” che l’agricoltura e l’energia sono divenuti da complementari a sostituibili.
Utile la sintesi del “lupo” Wolfowitz (che di vertici internazionali se ne intende):
“La crisi alimentare è il prodotto di molti problemi, di lungo periodo e più immediati. Quello principale è che per troppo tempo abbiamo trascurato gli investimenti nell’agricoltura dei Paesi in via di sviluppo”.
> Falso. Il problema è che oltre a mangiare troppa carne (per i mangimi animali si usano il 70% dei raccolti, dell’energia e dell’acqua), ora si fanno andare le auto con il distillato di prodotti commestibili. Poi W. attacca il protezionismo di Argentina e USA:
“E’ totalmente sbagliato [ostacolare gli scambi con dazi all’import di derrate], poiché limitare l’import dai paesi in via di sviluppo scoraggia gli investimenti e la produzione, quando andrebbe incentivata. Sarei meno drastico sui sussidi che l’Ue e gli Usa versano agli agricoltori: in certi casi, aumentano la disponibilità di beni alimentari”.
> Peccato che gli aiuti Usa siano per produrre etanolo e OGM, mentre la PAC è servita (anche) per non produrre, contingentando tutto e senza pensare a consumare localmente la produzione.
“Gli aiuti alla produzione di etanolo sono sbagliati perché distorcono la produzione e la deviano dal cibo all’energia”
> WOW! Poi visto che non c’è accordo sui biocarburanti (Usa e Ue resistono), declama:
“E’ il problema d questo tipo di vertici. Molto meglio attuare un piano d’azione concreto sul terreno, che riempire costosi hotel di Roma con un sacco di gente per giorni e giorni“.
>No comment.