Pigramente…le auto elettriche
La parola è l’ombra dell’azione. Democrito
Esce un report approfondito, commissionato dall’EEA, sulle possibilità di mercato dell’auto elettrica.
Seguono alcuni estratti dalle conclusioni
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La parola è l’ombra dell’azione. Democrito
Esce un report approfondito, commissionato dall’EEA, sulle possibilità di mercato dell’auto elettrica.
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Secondo una nuova relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente, il settore dei trasporti nell’UE deve applicare misure rigorose per aiutare l’Europa a raggiungere i suoi obiettivi in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Nonostante i progressi tecnologici compiuti, con l’aumento costante del traffico dei passeggeri e la crescita del trasporto di merci che procede a un passo più rapido dell’economia, la circolazione delle merci sta diventando meno efficiente.
Sono usciti i dati ufficiali (Agenzia Europea dell’Ambiente) sulle emissioni in Europa fino al 2005.
Nel gruppo EU-15, dal 2004 al 2005, le emissioni di gas ad effetto serra sono diminuite dello 0,8 %, mentre tra il 1990 ed il 2005 sono scese del 1,5%.
Nel gruppo EU-27 le emissioni sono scese molto -7,9% (la variazione rispetto al 2004 è uguale a EU-15), poiché il raggruppamento include paesi dell’Europa dell’est, che nel ’90 era alla vigilia di una deindustrializazione delle loro economie.
Infatti, dopo il crollo del muro di Berlino, per i paesi del Comecon, scioltosi nel ’91, per l’appunto, fu la fine del mondo (as they knew it!).
Normale che le emissioni siano in diminuzione ora: prima c’erano industrie pesanti.
Le emissioni da settore trasporti sono aumentate del 26% nel gruppo EU-27; anche nei 12 paesi dell’est (New member states) si va a tutta birra, tutti in macchina, +29,6 per i trasporti, l’industria sovietica se n’è andata ma tutto e tutti vanno su gomma.
Greenhouse gas emissions (domestic transport) increased by 26%, mainly due to CO2 emissions from road transport (which represent more than 90 % of domestic transport emissions).
Tuttavia,
For the first time since 1990, CO2 emissions from road transport decreased by 0.8 % (6.0 million tonnes) between 2004 and 2005. This is mainly attributed to Germany, and is due to an increased share of diesel-powered cars (sic!) increasing fuel prices (including effects of the eco-tax) and purchase of fuel outside Germany.
Da notare che le emissioni dell’aviazione aumentano del 65%..
Via EEA e Green Car Congress
Vedi anche: Industria Auto – Fallimento annunciato
Il sito inglese What Green Car permette di paragonare, emissioni, efficienza e costi (incluso il montante della Congestion charge di Londra) delle auto del mercato inglese. Molto ben fatto.
Foto da Fotocommunity
Le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) sono diminuite fra il 2004 e il 2005, secondo i dati preliminari del prossimo rapporto dell’European Environment Agency.
I contenuti del rapporto, intitolato: Annual European Community Greenhouse gas inventory 1990-2005 and inventory report 2007, sono stati presentati il 14 aprile all’United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) e costituiscono il contributo ufficiale della Comunità Europea. Il rapporto sarà presentato ufficialmente a metà giugno 2007.
Foto da Fotocommunity
Come volevasi dimostrare…
Ne parlavamo, per l’aviazione, in un post precedente: l’inefficienza del settore trasporti (cioè, il motore a scoppio su strada) si rivela il nodo fondamentale del problema inquinamento, sia locale che globale.
Il nuovo report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente “Transport and environment: on the way to a new common transport policy” chiarisce che i trasporti sono il settore che impedisce il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.
Il rapporto annuale dell’EEA è prodotto dal Transport and Environment Reporting Mechanism (TERM) che ha come obiettivo il monitoraggio delle iniziative volte ad integrare i trasporti con l’ambiente.
Il TERM REPORT 2006 esamina le performance ambientali del settore dei trasporti e lo giudica ancora insoddisfacente. C’è una chiara necessità di intensificare gli sforzi per il suo miglioramento, non da ultimo il forte e negativo contributo del settore ai cambiamenti climatici.
“We cannot innovate our way out of the emissions problem from transport“, dice il Professor Jacqueline McGlade, Executive Director dell’EEA.
Dal comunicato stampa si fa notare che (purtroppo, NdR) il Libro Bianco di Mid-Term sposta il focus dalla gestione della domanda di trasporto agli effetti negativi della domanda stessa; questo comporta che la la crescita della domanda di trasporto non viene più identificata come uno dei maggiori problemi ambientali del settore trasporti.
“Tuttavia“, continua la nota, “poiché la magnitudo degli effetti ambientali quali i cambiamenti climatici, il rumore e la frammentazione del territorio sono direttamente legati al volume di trasporto, la loro gestione richiede comunque la gestione della domanda di trasporto“.
La nota conclude così: “Il successo finale della nuova politica, risiede quindi nella limitazione (della crescita) del volume di trasporto. Questo è il fallimento principale del Libro Bianco. Rimane da vedere se i nuovi elementi della Mid-Term Review sugli usi degli scenari di pianificazione di lungo periodo ed un quadro comune di tarificazione potranno aiutare al miglioramento della situazione“.