Il movimento di protesta che sta cacciando Mubarack ed ha già esiliato Ben Ali rappresenta la sconfitta di una triplice prospettiva: il radicalismo islamico, le economie dei paesi OCSE e le aristocrazie militari dei paesi islamici. Ognuna funzionale agli altri due. Ovviamente le proteste sono rivolte in primo luogo contro il presidente ed il suo sistema di potere. Egitto e Tunisia, sono infatti stati di polizia, che hanno sistematicamente imprigionato, torturato ed ucciso da 30 anni. Ma vediamo perché la rivoluzione dei gelsomini e l’intifada egiziana rappresentano una sconfitta per Al Qaeda, per la strategia economica dei paesi ricchi ed per l’apparato militare-nazionalista (onnipresente nel terzo mondo, ma particolarmente repressivo nei paesi islamici).
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Una rara storia di un incubo che ridiventa sogno: dopo essere stati evacuati/deportati, a causa dell’inondazione causata dalla Diga di Assuan, i Nubiani iniziano a tornare nel loro paese.
Ne avevo parlato in Nubiani e dighe tempo fa.
In questi anni i Nubiani stanno cercando di tornare nella terra dei loro padri e dei loro avi. Uno dei promotori è Fikri el Kachef un musicista Nubiano che all’età di nove anni fu testimone diretto di questo esodo.
Fikri è un amico ed una persona straordinaria. Recentemente ha costruito, con tecniche tradizionali, una casa-albergo-centro culturale, riuscendo a creare uno spazio di incontro per la diffusione della cultura della Nubia che rischiava altrimenti di scomparire: Eskaleh.
Su questa storia è stato fatto un film bellissimo:
Part 1;
Part 2;
Part 3;
Part 4;
Part 5;
Part 6.
Il DVD integrale, con la versione italiana, è acquistabile presso la SD Cinematografica.