Toyota Motor Corporation, il più grande costruttore di auto e leader delle auto ibride, ha dichiarato di aver ridotto il costo di costruzione dei veicoli a celle a combustibile di circa il 90%, rispetto ai costi di metà anni 2000 e di essere in grado di fissare il prezzo del suo modello a idrogeno al concessionario intorno a 50.000 US$. Prosegui la lettura…
Ma Honda ha fatto una bella auto a idrogeno – la FCX Clarity e tutti i partigiani delle auto a batteria stanno a criticare (ad es. ecogeek), ma il video lo guardano.
Ieri è stato un giorno importante non solo per il petrolio, ma anche per l’idrogeno: la Honda ha iniziato a consegnare le Clarity a Fuel Cell (vedi video) ai primi clienti. E’, a detta di molti, una rivoluzione: un veicolo elettrico a idrogeno esce dalla linea di produzione di una fabbrica, non da un laboratorio.
Il lavoro della giovinezza fa il riposo della vecchiaia.
Proverbio greco
Ecopass Milano, trovata la soluzione – Uno sconto per i primi 100 ingressi. Chi entra nei Bastioni prima delle 7 non paga il pedaggio, da EcoidalleCittà;
“I would say there’s no future for the auto industry without fuel cell cars. We are making significant efforts in the development of fuel cell cars. We tried mass production three years ago of a battery vehicle, on which we made significant technological progress from a model 10 years ago. Yet that level wasn’t at all enough to realise a battery vehicle. That’s why we’re doing fuel cell.”
Takeo Fukui, President and CEO of Honda Motor Co. Ltd., at a conference on the auto industry, 23 October 2007 in Tokyo (Source: AFP)
La verità esce dalla bocca dei bambini.
Proverbio latino.
Un interessante articolo di Bent Sorensen, tratta di una simulazione della performance su strada di un veicolo a celle a combustibile puro e di una versione ibrida, in cui la propulsione è assicurata da una cella a combustibile da 20kW e da una batteria agli ioni di litio da 5kWh di ultima generazione.
Grandi novità per le auto a Fuel cell da Los Angeles
E’ uno scontro tra giganti: Honda, Toyota e General Motors sono in corsa per la leadership dell’auto del futuro che si annuncia elettrica e, molto probabilmente, a fuel cell ed alimentata con idrogeno.
Il 14 novembre “doveva” essere una giornata importante: si attendeva un annuncio di Toyota in merito alla politica di commercializzazione di auto a idrogeno (vedi post del 31 ottobre) oltre ai prototipi di Honda e la certa “reazione” della General Motors. Iniziamo da quest’ultima:
La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce. Rousseau
L’AD di Honda Takeo Fuku ha probabilmente voce in capitolo (Honda è il secondo costruttore di auto ibride al mondo): i veicoli ibridi plug-in non servono ad una riduzione delle emissioni.
“the kind of plug-in hybrid currently proposed by different auto makers can be best described as a battery electric vehicle equipped with an unnecessary fuel engine and fuel tank..” Reuters
E’ un’idea nuova che concilia la posizione di quelli contrari all’idrogeno (vedi posizione di Bossel) e coloro che invece ci credono, come plusvalore dell’energia rinnovabile, per stoccaggio e carburante: l’auto che alimenta la casa (e viceversa).
La tesi di Brett D. Williams intitolata Commercializing Light-Duty Plug-In/Plug-Out Hydrogen-Fuel-Cell Vehicles: Mobile Electricity Technologies, Early California Household Markets, and Innovation Management (disponibile qui pagg 277) identifica un’opportunità chiamata “Elettricità mobile” (mobile electricity, ME) che, semplicemente, significa la possibilità (e il valore associato) dell’impiego di automobili a idrogeno e celle a combustibile come fonti di energia, oltre che mezzi di locomozione.
L’ultimo prototipo a celle a combustibile Honda è in salsa “autarchica”, vediamo perché…
La Honda “FCX” ha un motore elettrico da 129 CV, alimentato da 100 kW di fuell cell di ultima generazione: le celle sono confinate in un tunnel centrale, guadagnando spazio per l’abitacolo.
L’idrogeno è conservato alla pressione di 350 atmosfere in serbatoi da oltre 170 litri, consentendo un’autonomia di circa 430 chilometri con un pieno. La “FCX” è dotata anche di una batteria agli ioni di litio che immagazzina la corrente inutilizzata, che altrimenti andrebbe perduta.
Ma la novità è nella “Honda energy station”o HES, un sistema di produzione domestico dell’idrogeno: l’Hes “riforma” il metano domestico in idrogeno!
Honda sarebbe in grado di proporne una versione a energia solare – quindi ad elettrolisi – pronta per le applicazioni commerciali. L’idea è forse quella di by-passare l’infrastruttura pubblica per il rifornimento…ovviamente c’è anche il video.
Ricordo che l’idrogeno è un vettore e che il passaggio metano – idrogeno – elettricità – moto può non essere conveniente rispetto a quello metano – moto..un post precedente ne parla un po.