Secondo una nuova relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente, il settore dei trasporti nell’UE deve applicare misure rigorose per aiutare l’Europa a raggiungere i suoi obiettivi in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Nonostante i progressi tecnologici compiuti, con l’aumento costante del traffico dei passeggeri e la crescita del trasporto di merci che procede a un passo più rapido dell’economia, la circolazione delle merci sta diventando meno efficiente.
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Transport and Environment ha pubblicato la nuova classifica delle emissioni delle auto dei costruttori europei.
Si era già parlato della difficoltà dell’industria a rispettare i vincoli di emissioni stabiliti dal Parlamento Europeo e della posizione negoziale dell’Associazione che la rappresenta a Bruxelles.
Sul “problema” delle case tedesche ed il buon piazzamento della Fiat (piccole auto) vedi anche la serie Mobilità in un mondo piatto 1, 2, 3.
Sul fronte dell’efficienza nei trasporti ecco la classifica delle emissioni delle auto per marca: Fiat perde la leadership a vantaggio di PSA Peugeot, i tedeschi sono in coda.
L’andamento delle emissioni e peso medio
Vedi anche: Co2, ecco la classifica delle nuove auto a basse emissioni, da Helpconsumatori
Foto: Eskaleh
Arriva ufficialmente la notizia: le auto non rispettano i parametri di riduzione delle emissioni. Sempre più pesanti, veloci, ferme nel traffico…
I tagli alle emissioni dei motori auto sono ridicoli, da EcoBlog
Car industry progress on climate grinds to a halt, da European Federation for Transport and Environment
Reducing CO2 Emissions from new cars (pdf)
No comment…anzi ricordo le “mani avanti” dell’industria in
oltre ai post del 27 febbraio, e del 13 dicembre 2006…
Approfondimenti
Foto da Fotocommunity
Con i nuovi limiti alle emissioni le critiche fioccano.
L’accusa dei bloggers è di obbligare gli automobilisti ad acquistare auto sempre più pulite, una sorta di “keynesianesimo” imposto, tutto a vantaggio di costruttori e concessionari; mi ricorda le ragioni dello sciopero dei benzinai che, in questi questi stessi giorni, accusano il governo di voler avvantaggiare la grande distribuzione con la liberalizzazione dei punti vendita…
Le auto rappresentano la contraddizione regina del mondo d’oggi: da un punto di vista “bioeconomico” non si dovrebbero rottamare, ma riparare e migliorare cambiando carburante, combustione, catalizzatore ecc. I problemi di riscaldamento globale legati all’efficienza e, soprattutto, dell’inquinamento locale spingono invece per motori nuovi, con un evidente spreco di energia e materiali.
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