Se il mondo consumerà più o meno petrolio nei prossimi anni è una questione molto importante, più di quella di come controllare la domanda di petrolio dei paesi ricchi, di quelli poveri, di dove investire per tirarne fuori altro o diffondere tecnologie che mettano sotto terra la CO2, per abbattere le emissioni di gas serra (che – sottolineo – ritengo fondamentale).
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Per descrivere questi giorni…
L’apocalisse del mondo storto
Repubblica, 20 aprile 2008, pagina 44, sezione: DOMENICALE
Un giorno il mondo si sveglia e scopre che non c’ è più petrolio, né corrente elettrica, né gas, né carbone. Nei paesi di montagna la situazione è abbastanza affrontabile, nelle città il discorso cambia. E’ inverno, l’ inverno freddo e umido delle città con le nebbie e la solitudine di ognuno che messa assieme diventa di massa. I primi giorni la gente li supera, con tabarri e spavento, ormai sa tutto. Hanno capito che non c’ è carburante, corrente, gas, carbone.
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