European Environment Agency – Transport and Environment
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Come volevasi dimostrare…
Ne parlavamo, per l’aviazione, in un post precedente: l’inefficienza del settore trasporti (cioè, il motore a scoppio su strada) si rivela il nodo fondamentale del problema inquinamento, sia locale che globale.
Il nuovo report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente “Transport and environment: on the way to a new common transport policy” chiarisce che i trasporti sono il settore che impedisce il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.
Il rapporto annuale dell’EEA è prodotto dal Transport and Environment Reporting Mechanism (TERM) che ha come obiettivo il monitoraggio delle iniziative volte ad integrare i trasporti con l’ambiente.
Il TERM REPORT 2006 esamina le performance ambientali del settore dei trasporti e lo giudica ancora insoddisfacente. C’è una chiara necessità di intensificare gli sforzi per il suo miglioramento, non da ultimo il forte e negativo contributo del settore ai cambiamenti climatici.
“We cannot innovate our way out of the emissions problem from transport“, dice il Professor Jacqueline McGlade, Executive Director dell’EEA.
Dal comunicato stampa si fa notare che (purtroppo, NdR) il Libro Bianco di Mid-Term sposta il focus dalla gestione della domanda di trasporto agli effetti negativi della domanda stessa; questo comporta che la la crescita della domanda di trasporto non viene più identificata come uno dei maggiori problemi ambientali del settore trasporti.
“Tuttavia“, continua la nota, “poiché la magnitudo degli effetti ambientali quali i cambiamenti climatici, il rumore e la frammentazione del territorio sono direttamente legati al volume di trasporto, la loro gestione richiede comunque la gestione della domanda di trasporto“.
La nota conclude così: “Il successo finale della nuova politica, risiede quindi nella limitazione (della crescita) del volume di trasporto. Questo è il fallimento principale del Libro Bianco. Rimane da vedere se i nuovi elementi della Mid-Term Review sugli usi degli scenari di pianificazione di lungo periodo ed un quadro comune di tarificazione potranno aiutare al miglioramento della situazione“.